Medicina olistica per antonomasia, la Medicina Tradizionale Cinese pone il malato al centro della diagnosi e della terapia: impariamo a conoscerla
Basata sui principi del Tao, il corpus filosofico fiorito in Cina tra il IV° e il III° secolo a.c., la Medicina Cinese è senza dubbio la più antica forma nota di medicina olistica, ma i suoi principi prefigurano in modo sorprendente le scoperte della fisica quantistica: per la Medicina Cinese, ogni essere vivente è un quantum di energia che fluisce a diversi livelli di densità, lungo un asse che va dal polo più sottile (spirito) a quello più denso (corpo fisico), attraversando le regioni intermedie di pensieri, pulsioni, emozioni. Questa polarizzazione rende possibile il movimento, il mutamento e quindi il divenire.
LEGGI ANCHEDebolezza fisica: curala con la medicina tradizionale cinese
Come nella medicina psicosomatica, per la Medicina Cinese, non esiste la malattia, ma il malato con i suoi segni e sintomi: ogni disturbo nasce da un blocco o squilibrio del flusso energetico, e per guarirlo bisogna intervenire sui diversi livelli con i rimedi adatti alla costituzione energetica della persona, dalla dieta personalizzata all'agopuntura e ai rimedi naturali. La prima cosa da fare, quindi, è individuare la costituzione energetica del malato.
Ogni persona ha a disposizione quattro tipi di energia, ognuna legata ad un sistema organico:
Una volta individuata la costituzione del malato, il medico passa a valutare il funzionamento dei suoi sistemi organici, considerati nelle loro inter-relazioni. In medicina cinese infatti gli organi sono divisi in due gruppi funzionali: gli organi di lavoro (Yang), si occupano di elaborare le sostanze nutritive, integrare quelle assimilabili ed espellere quelle non assimilabili; gli organi di assimilazione (Yin) hanno il compito di trasformare, assimilare e stoccare le sostanze nutritive e di distribuire l'energia. Tutti gli organi lavorano in coppie Yin/Yang, collaborando nello svolgimento della loro funzione. Ogni alterazione dell'equilibrio tra i due poli di un sistema produce una disfunzione funzionale che, se non risolta, dà luogo a una malattia organica.
Secondo la medicina cinese, l'energia vitale (Chi) attraversa il corpo come un'onda ogni 24 ore, sostando in ogni organo per circa due ore e ricaricandolo di energia. Questo processo aiuta anche a capire l'origine e la natura degli eventuali disturbi. Ad esempio un'insonnia con difficoltà ad addormentarsi o risvegli tra le 2 e le 3 di notte segnalano uno squilibrio energetico dell'asse fegato-intestino tenue, e uno stato infiammatorio. L'eccesso di energia si rivela con irrequietezza, crampi e stati dolorosi a carico dell'organo o lungo il percorso dei canali energetici collegati, mentre le carenze si manifestano con insufficienza funzionale e stanchezza. Osservare l'orologio dei meridiani fornisce utili indicazioni al medico per individuare i sistemi alterati.
In Medicina Cinese non esistono terapie volte a "cancellare i sintomi", ma solo terapie volte a ripristinare l'equilibrio funzionale. Le più utilizzate comprendono: agopuntura, floriterapia, fitoterapia cinese, Qi gong, moxibustione, guasha...
L'agopuntura è la più nota e praticata terapia di riequilibrio energetico delle funzioni vitali: ad ogni organo interno del corpo corrispondono una serie di punti sensibili sulla superficie del corpo, collegati tra loro, che compongono una sorta di canale chiamato meridiano. L'energia vitale scorre all'interno di questi "vasi" accoppiati, che influenzano gli organi e i tessuti posti sul loro percorso. I punti dell'agopuntura sono quindi paragonabili a delle chiuse, agendo sulle quali è possibile regolare il flusso energetico nei vari canali.
Anche la fitoterapia cinese mira a sbloccare l’ingorgo o la stasi energetica causa del disturbo, e a ripristinarne la circolazione. Radici, funghi e fiori sono i rimedi più usati, in decotto, tisane o polvere. Ecco alcuni esempi:
La nutraceutica cinese usa da sempre i funghi per la prevenzione e il trattamento di numerose patologie anche gravi: rispetto ad altri rimedi, hanno il vantaggio di poter essere integrati nell'alimentazione. Eccone alcuni:
Si preparano ponendo 1 o 2 cucchiaini di fiori secchi in una tazza di acqua bollente: lasciare in infusione per almeno 20 minuti, filtrare e dolcificare con miele.