Questa pianta nota fin dall'antichità attenua bruciori e patologie respiratorie, ma cura anche il prurito e le dermatiti d’origine allergica...
L’altea è una pianta mucillaginosa appartenente alla famiglia delle Malvacee. Rimedio per i disturbi più vari, questa pianta è conosciuta con diversi nomi popolari (come bismalva e malvone), ma il suo nome scientifico, Althaea officinalis, deriva dal verbo greco althein, che significa, non a caso, “guarire”. Consumata cotta nei periodi di carestia, era coltivata per legge in tutti gli orti dell’impero di Carlo Magno e usata nei monasteri per la preparazione di medicamenti per le piaghe, le tumefazioni e le infezioni delle ferite ma, soprattutto, per la cura delle vie respiratorie. Alta fino a un metro e mezzo, l’altea è un sempreverde dalle foglie vellutate, con fiori bianchi o rosa, che sbocciano dalla primavera alla tarda estate, periodo in cui tutte le parti della pianta possono essere sfruttate per la preparazione di tisane e infusi. Anche le radici sono molto utili: nella medicina popolare francese, per esempio, venivano essiccate, polverizzate ed erano usate nella preparazione di pasticche per il mal di gola, le afte e la tosse.
Bevi il suo infuso se soffri di attacchi d’asma
In questo periodo di piena rinascita della natura che coincide anche col risveglio di allergie, riniti e bronchiti asmatiche, le qualità curative dell’altea possono rivelarsi portentose. L’Altea possiede, infatti, proprietà lenitive ed emollienti ed è un ottimo decongestionante delle vie respiratorie, perché le mucillagini in essa contenute svolgono un’azione antinfiammatoria sulle zone con cui vengono a contatto durante la somministrazione.
Riduce le secrezioni e disinfetta il cavo orofaringeo
Ottimo espettorante, l’altea agisce anche come sedativo per gli attacchi di tosse secca o grassa che affaticano gli allergici nel periodo primaverile. In questi casi, consumare 3 tazze al giorno di un infuso a base di foglie e fiori di altea può essere un vero toccasana. Preparalo lasciando in infusione in un litro d’acqua calda ma non bollente 30 g di foglie e fiori essiccati e leggermente sminuzzati. Lascia riposare il tutto per 15 minuti, poi filtra e bevi l’infuso.
È un buon rimedio anche per idratare la pelle
Le mucillagini dell’altea idratano le pelli secche, che fra marzo e aprile si arrossano e si irritano facilmente dopo lo stress e il freddo affrontati durante il periodo invernale. Ecco la ricetta di un tonico rigenerante all’altea da applicare sul viso, con un batuffolo di cotone, mattina e sera.
Preparalo così
Metti un cucchiaio di radici di altea sminuzzate in un recipiente di ceramica con 250 ml di acqua fredda. Copri e lascia riposare per una notte. Il giorno dopo filtra il liquido e scaldalo in una casseruola con un cucchiaino di miele. A parte, sciogli 10 gocce di olio di melissa nell’alcol (20 g al 96%), unisci le due miscele, travasa in bottigliette di vetro scuro e scuoti prima dell’uso.