Le emozioni si vivono, non si controllano
Tu | fiducia in se stessi

Le emozioni si vivono, non si controllano

Cercare di controllare le emozioni, dividerle in buone o cattive significa fare la guerra a se stessi: se le guardi in silenzio, sapranno regalarti tutto quel che ti occorre

"Cosa possiamo fare per stare bene?" Forse, non esiste una domanda più universale Se, come dicono i saggi, la felicità è una questione pratica, occorre rispondere con attenzione. "Stare più tranquilli, prendersela meno" dicono alcuni. Eppure, quando mi dico come devo stare, vuol dire che ho già in testa un’idea di benessere e cerco di imitarla. Imitare significa che non sono più me stesso, e questo mi porterà a stare peggio. Non devo dirmi come stare, devo percepire in che stato sono, che emozioni mi abitano. L’anima non ha bisogno di essere guidata, ma guardata: così le emozioni. "Io ci provo, ma non riesco a lasciarmi andare", dirà qualcun altro... 

Non giudicare le emozioni che provi

Nessuno in realtà ti ha chiesto di lasciarti andare. Non esprimere giudizi su di te. Se hai idee preconcette, inneschi azioni mentali che ostacolano la tua felicità. Se impari a eliminare il commento e sati con le emozioni così come sono possono capitare cose inaspettate. "Io però mi sento così impotente…", lamenta un terzo. Prova a far così, gli risponderebbe il saggio: chiudi gli occhi e scegli un episodio della tua vita recente in cui ti sei sentito impotente… Immagina questa situazione senza collegarla alla causa: ci siete solo tu e l’impotenza. Nel percepire che non ce la fai entri in uno stato mentale che produce accadimenti diversi dal solito. Meno ti opponi a questo tipo di emozioni più migliora il rapporto con l' interno... 

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Le emozioni non nascono dal pensiero

Molte persone, purtroppo, si ostinano a cercare di gestire la propria vita e stanno male. C’è una grande differenza tra il gestire e la gestazione. Chi vuole gestire la propria vita si impantana. Chi si affida alla gestazione conosce invece la forza liberatoria della gioia. Chi ha provato la maternità lo sa bene: non dipende da te la vita che porti dentro. Le azioni spontanee e terapeutiche non dipendono da te. Non sei stato tu a trasformarti da una cellula in quello che sei. La gestazione avviene ora e non è legata al pensiero. Qualcosa sta facendo te adesso. Tu non sai come e non devi saperlo... 

Il segreto della felicità è arrendersi

Pensiamo alla fioritura: improvvisamente un fiore si apre ed ecco il profumo. La pianta non si oppone, si arrende a qualcosa che non sa cosa sia. Lo stesso è per noi: serve una resa consapevole alle emozioni, quali siano. Mi arrendo a qualcosa che non so cos’è. Ma come ti accorgi che stai fiorendo? Quando qualcosa ti viene facile. Ci sono azioni che ci appartengono e purtoppo spesso le snobbiamo. Ma la felicità arriva dalle azioni minime. Se sei immerso in quello che stai facendo, di volta in volta, ti sposti sul lato creativo della mente ed esci dalla prigione del pensiero e dalla superba credenza di poter controllare le emozioni.

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