Non sentirsi amati fa soffrire: chi vive questo sentimento si aspetta che qualcuno da fuori arrivi a colmarlo e non si accorge che c’è in lui una fonte di calore sempre accesa
“Non mi sento amata”; “Non mi sono mai sentito amato”, "vorrei essere amata come amo io"... In tanti e tante pronuciano spesso simili frasi e non intendiamo certo mettere in dubbio la buona fede (e la frustrazione) di chi si sente così. Facciamoci però una domanda: non potrebbe essere che il problema risieda non nel fatto di non essere amati da qualcuno, ma nella difficoltà di percepire questo amore, di “avvertirlo”, di sentire che effettivamente c’è?
Alcuni, ad esempio, non si sentono amati perché loro per primi non si piacciono, e quando sentono il partner dirgli “ti amo” non si fidano. Altri sono radicalmente convinti che l’amore prima o poi finisce e che quindi verranno lasciati, oppure hanno in mente un concetto di amore idealizzato, assoluto, senza problemi né incertezze, impraticabile nella vita quotidiana. Infine c’è chi non aspetta altro che cogliere nel comportamento del partner i segni del disamore, a conferma della sua triste teoria. Chi vive con la sensazione di non sentirsi amato dovrebbe innanzitutto rimettere a punto il proprio apparato di “ricezione sentimentale”, così da poter interpretare nel modo giusto i comportamenti del partner.
Questa “centralina di ricezione” è collocata nello spazio interiore: quando non ti accetti, ti svaluti, ti giudichi, la centralina si spegne e tutto diventa grigio. È allora che senti dentro un vuoto incolmabile: nessuno da fuori potrà mai risolvere questo “problema”. Quando invece lasci spazio ai desideri, ai lati “sconosciuti” di te stesso, alle tue reazioni spontanee, allora ti senti vivo e la ricezione si avvia, i codici di lettura della realtà tornano a posto e tutto quello che accade di positivo viene percepito, accettato o integrato. Inutile quindi cercare fuori il “principe azzurro” (o la principessa...) e lamentarsi che non arriva mai, perché quel fuoco va acceso prima di tutto dentro di te.
Troppe aspettative e un’idea distorta di amore:
La frase “Non mi sento amato” può anche corrispondere a verità, ma ripeterla troppe volte senza risolvere la situazione rivela un atteggiamento di spiccata passività. Si è come in attesa che qualcuno arrivi a risolvere la situazione, ma noi cosa stiamo facendo nel frattempo? Cominciamo ad ascoltare i nostri desideri, a nutrire la nostra energia vitale facendo ciò che ci fa star bene, senza aspettative e senza fare paragoni con “amori ideali”.
Per potersi sentire amati e accettati, è necessario attivare lo stesso sentimento nei confronti di se stessi. Se si riesce a volersi più bene, sarà più facile credere che “l’altro” possa farlo, e non si metteranno in atto tentativi inconsci di boicottarlo nel suo venire verso di noi.