Fai come loro e scopri il tuo talento
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Fai come loro e scopri il tuo talento

Per riconoscere il proprio talento è fondamentale sapere due cose: il talento si rivela attraverso vie tortuose; e non ama chi pensa di forzarlo.

Il talento, una risorsa di tutti

Com'è una persona di talento? A molti di noi verrà immediatamente in mente un personaggio televisivo, un attore del cinema, un pittore, un architetto di genio. Si tratta di un inganno che confonde il talento con i risultati e il successo raggiunti. È vero, anche questo è talento, ma quello di cui parliamo qui non è una qualità straordinaria, ma un patrimonio di tutti. Riconoscere questo talento è di vitale importanza, così come lasciare che si dispieghi senza contrastarlo o tentare di irregimentarlo. Le storie che vi raccontiamo nelle prossime righe mostrano cosa è davvero il talento e attraverso quali vie, spesso insolite e tortuose, può manifestarsi.

Il talento di Gaia? Fare la mamma

Teresa ha 34 anni e aspetta il terzo figlio. Faceva la grafica pubblicitaria, ma dopo alcuni mesi in agenzia ha capito che quel mondo non era il suo. Quando si è sposata e ha messo al mondo Giulio, ha scoperto che essere mamma le dava una completezza e una felicità uniche. Le difficoltà non mancano, ma nonostante ciò nella sua famiglia regna una grande armonia. Le sue sorelle, entrambe professioniste, storcono il naso, la rimproverano di essere senza ambizioni... Ma Teresa non rinuncerebbe per niente al mondo alla confusione della sua casa. È questo il carburante che le fornisce energia e gioia di vivere.

Il talento rompe le convenzioni, anche quelle "moderne"

La scelta di Gaia può sembrare strana al giorno d'oggi, eppure allevare bambini sani e sereni è la sua capacità innata, il canale attraverso il quale la sua natura ha scelto di esprimere la forza creativa del femminile. Quindi il suo talento. Se si affida con fiducia a questa spinta interiore, la sua creatività potrà solo crescere e sbocciare su tanti piani diversi. Diventerà il suo punto di forza. Spesso è così: il talento ci porta fuori dal coro, ci fa scegliere le  vie meno battute, apparentemente più difficili, perdenti, ma di fatto le più facili per far maturare ciò che siamo.

Il talento di Mattia dà i suoi frutti quando è l'ora

Dopo il diploma, Mattia ha fretta di diventare autonomo e per questo accetta un lavoro nell'esercito. Dopo un breve periodo, insoddisfatto, si licenzia. Torna a casa e per passare il tempo comincia ad aiutare la mamma in cucina, diventando ben presto più bravo di lei. La famiglia gli propone allora un corso da chef ma lui non se la sente, il percorso sarebbe troppo lungo. Accetta invece di lavorare al mercato ortofrutticolo, dove il lavoro è duro ma la frutta e la verdura che porta a casa gli ispirano nuove ricette. Convinto dal continuo pressing familiare, accetta di fare un corso di cucina dove ottiene risultati brillanti. Di nuovo, a un passo dal diploma, inspiegabilmente lo interrompe gettando tutto all'aria. Mattia è molto scoraggiato: tutto quello che fa si rivela un fallimento, gli pare di non trovare la sua strada. L'unica cosa che lo risolleva è chiudersi in cucina e preparare piatti sempre più elaborati. Finché, grazie a un amico di famiglia, arriva inattesa la chiamata da un grande ristorante della sua città. Il colloquio va bene, Mattia accetta il lavoro e lo porta avanti senza più incertezze. Il suo talento, finalmente maturo, può dispiegarsi.

Gli serve tempo per maturare

La storia di Mattia mostra come spesso il talento non si mostri chiaro fin dall'inizio, ma anzi necessiti di un periodo di incubazione segnato a volte da crisi, da un senso di incertezza e smarrimento. Ma è proprio nei momenti bui che il talento di Mattia riaffiora. E mentre a chi gli sta intorno appare chiaro subito, a Mattia occorrerà più tempo e un percorso niente affatto lineare ma incosciamente coerente, per arrivare a maturare la sua inclinazione naturale.

Solo senza obblighi il talento di Felice può fiorire

Felice ha 24 anni, è iscritto al terzo anno di Scienze Politiche, ma la sua vera passione è il cinema. Riesce a cogliere in un film aspetti che agli altri sfuggono, riconosce tecniche ed espedienti di cui soltanto gli esperti si accorgono. Questa abilità convince suo padre a inserirlo, grazie a conoscenze, in una tv locale dove gli propongono una rubrica dedicata ai film. Anziché essere entusiasta Felice diventa timido e insicuro, la sua abilità si appanna... e arriva a mettere in discussione la sua passione. Abbandonata la tv, si convince di non avere stoffa. Fino a quando un amico non gli propone di aprire un blog dedicato al cinema. L'interesse rifiorisce, Felice allaccia molti contatti con persone che fanno cortometraggi e, con sua sorpresa, riprende a dare esami all'Università.

Il talento non è per forza un lavoro

Quand'è che il talento di Felice si inceppa? Quando pensa di sfruttarlo per forza come un lavoro, di innestarlo in un ambiente che non gli si confà, di piegarlo e addomesticarlo ad altri fini. Non necessariamente le nostre abilità innate devono essere messe al servizio dell'attività professionale: certo può accadere, ma solo a patto che sia un processo fluido, spontaneo. Un'inclinazione o una particolare abilità che si dispiega negli hobby o nel tempo libero, non è per questo limitata o svilita, anzi... Svolge ugualmente la sua funzione, ovvero ci consente di realizzare le nostre capacità. 

Le regole ogni talento ha il suo volto, proprio come noi

Sul talento sono fioriti molti luoghi comuni insidiosi. Se crediamo che il talento sia ciò che non è, lo cercheremo nei posti sbagliati. Attenti dunque alle convinzioni sbagliate e prive di fondamento!

Il talento non appartiene a pochi

Ognuno di noi, nessuno escluso, ha il suo talento: è una sorta di DNA dell'anima, del tutto unico, che ciascuno possiede, negarlo sarebbe come negare la nostra stessa esistenza.

Non è per forza un'abilità artistica

Talento uguale abilità artistica: questo è forse il più diffuso dei luoghi comuni. Se non sappiamo dipingere, cantare, scrivere o suonare siamo destinati a essere gente senza talento? No! Ciascuno di noi può fare della propria vita la sua personale opera d'arte.

Non sempre dà fama e denaro

Non sempre le doti per cui siamo apprezzati corrispondono davvero al nostro talento e non sempre veniamo premiati per quella scintilla di unicità che esiste in ognuno di noi. Il successo in ogni caso non è necessario al talento, anzi talvolta addirittura lo limita.

Non affiora solo da giovani

Non è inusuale che la nostra natura si manifesti in età matura, quando viviamo una maggiore libertà. Molte crisi di mezza età nascono proprio dalla necessità di far emergere la propria vera natura e quindi il proprio talento.

Non è ereditario

Il talento è una traccia individuale, unica, come le impronte digitali, un riassortimento originale di caratteristiche innate e apprese: non si eredita.

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