Le regole della comunicazione: atteggiamenti da evitare e correggere per affrontare un colloquio di lavoro
Un colloquio di lavoro per un incarico a cui teniamo molto è una delle situazioni in cui comunicare in modo incisivo ed efficace è essenziale. Se è vero che ci sono domande a cui possiamo prepararci la risposta in anticipo, è altrettanto vero che l'incontro con l'altro è sempre una sorpresa pronta a spiazzarci. Per questo è importante seguire poche regole di comunicazione che ci consentono di mostrare il meglio di noi stessi.
Recitare un ruolo o fingersi diversi da quello che si è non è una mossa vincente: per di più rende la comunicazione molto difficile. È importante dunque essere se stessi durante il colloquio di lavoro cercando di valorizzare i punti di forza e considerando i punti deboli che possono emergere come aspetti di cui si è consapevoli, ma che sono suscettibili di miglioramento.
È bene rispondere alle domande che ci vengono fatte durante il colloquio di lavoro in modo chiaro e coinciso, evitando giri di parole, premesse, precisazioni che ci fanno apparire inconsistenti e irritano l'altro, oltre ad annoiarlo.
Ogni colloquio di lavoro è una situazione nuova, non ha senso ripetere frasi o comportamenti che in passato sono risultati vincenti. Anche concentrarsi sul futuro, cercando di prevedere l'esito del colloquio, ci distoglie dall'obiettivo e ci fa perdere lucidità.
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Fiducia in se stessi, affidabilità, disponibilità al confronto, sicurezza. È tutto ciò che riusciamo a comunicare all'altro semplicemente guardandolo negli occhi. Uno sguardo basso e sfuggente comunica invece insicurezza e diminuisce la nostra credibilità.
Non possiamo dare all'altro ciò che non abbiamo. Se dunque siamo poco convinti, troppo insicuri o esitanti meglio non presentarci affatto al colloquio di lavoro. Il risultato potrebbe essere frustrante e condizionare il buon esito di altri colloqui, intaccando la nostra autostima.