Arriva un nuovo amore? Non dirlo a nessuno!
L'aiuto pratico

Arriva un nuovo amore? Non dirlo a nessuno!

Gli incontri magici, specie se insoliti e inaspettati vanno custoditi come preziosi segreti: così possono realizzare il vero compito dell'amore, trasformarci

Orsola, nostra lettrice, scrive una e-mail alla redazione per narrarci di un amore fuori dalle convenzioni e dei dubbi che ora sente a riguardo.

"Ho 50 anni e non avrei mai pensato potesse accadermi una cosa simile. Sono separata, i figli sono grandi e vivono da soli, così l’estate scorsa per la prima volta sono andata a fare una vacanza da sola in Grecia; lì ho conosciuto un ragazzo italiano di 25 anni col quale è iniziata una storia molto appassionante, che dura tuttora. Con lui ho riscoperto me stessa e soprattutto un lato passionale che non credevo di avere. Ne ho parlato con alcune mie amiche e mi spiace dire che nessuna di loro l’ha presa bene, anzi! Una mi ha persino chiesto se non fossi diventata matta, alla mia età, a lasciarmi trascinare in una simile relazione, che non può avere un futuro. Anche i commenti delle altre lasciavano intendere disapprovazione. Questo mi ha reso insicura: e se avessero ragione loro? Se questa storia non avesse alcun senso se non quello di passare alcuni bei momenti assieme, perché alla fine io rimarrò con nulla in mano, se non qualche bel ricordo su cui piangere?"

Indice dell'articolo

L'amore vive lontano dai luoghi comuni

Negli ultimi anni, le relazioni fra donne mature e uomini più giovani non sono più rarità assolute come una volta. Nei rotocalchi scandalistici capita sempre più spesso di leggere di famose attrici fidanzate con ragazzi che hanno la metà dei loro anni. Non si tratta di una moda da dive del cinema, ma di una tendenza più generale, che coinvolge molte persone e che non è un semplice contraltare della tendenza storica dei maschi maturi a cercare partner più giovani.

Le donne di oggi "scelgono" i giovani per molte ragioni: rispetto a un tempo, una signora di 50 anni è nel pieno della maturità, ha voglia di vivere, conoscere, esplorare, mettersi in gioco, cose che spesso i coetanei hanno smesso di fare. Anche il rapporto con la sfera erotica ha la sua importanza: ormai libere da vincoli riproduttivi, le donne mature possono finalmente vivere il sesso in piena libertà e senza i tabu che in passato hanno messo il guinzaglio alla loro passionalità. Ciò accade poiché, per fortuna, anche la mentalità tradizionale che le voleva legate per forza a uomini più grandi che "vegliassero" sulla loro sicurezza sta venendo meno. Le donne di oggi sono sempre più in grado di badare a sé stesse, in ogni ambito dell'esistenza, quindi anche in quello sentimentale.

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Quel che capita a te, capita solo a te: non raccontarlo!

Se tutto questo è vero, da dove nascono i dubbi di Orsola? Semplice: dall'aver condiviso un'esperienza che avrebbe dovuto tenere segreta. Ha raccontato quel che le è accaduto alle sue amiche e loro hanno reagito male, accusandola fondamentalmente di essere un'illusa destinata a soffrire quando la relazione terminerà. Così lei entra in crisi e si chiede se non abbiano ragione loro, se questa bella storia non debba per forza portarle dolore.

La maggior parte delle persone vive purtroppo sulla superficie delle cose, e le amiche di Orsola non sono da meno. Le loro argomentazioni sono figlie di convinzioni dure a morire, che possono essere riassunte nel diktat seguente: contano solo le relazioni durature, meglio se sono "per sempre". Come può esserlo una storia che parte con una simile differenza d'età? Ecco il senso della segretezza: l'esperienza che Orsola sta vivendo riguarda solo lei e il suo partner, non il resto del mondo.

Se racconti della tua intimità a qualcuno significa che stai ancora cercando l'approvazione altrui e questo all'anima non piace. Per questo arriva la sofferenza: non la provocano le parole (invidiose?) delle sue amiche, ma qualcosa che proviene dal profondo, dal mondo interno e che le sta dicendo di custodire i tesori che la vita regala come fossero gioielli preziosi, da occultare alla bramosia gelosa del mondo esterno.

L'amore non ha età e serve a farti diventare chi sei

Nel profondo, l'amore non serve a fare i figli e nemmeno a godere del piacere dell'atto erotico: in entrambi i casi, si tratta di effetti collaterali, pur bellissimi. L'amore (che i greci antichi chiamavano Eros) serve a evolvere ed è questo il senso profondo della relazione che Orsola sta vivendo. L'amore vero non vive nel tempo, non "vale tanto" se dura tanto e poco se dura poco: l'amore è la più potente energia a disposizione degli uomini e delle donne per diventare quel che sono per davvero.

Se saprà vivere così il dono che la vita le ha portato, Orsola approderà a una nuova consapevolezza di sé stessa e potrà sorridere del moralismo un po' bigotto delle sue amiche, ancora convinte di aver bisogno di un uomo maturo, protettivo e rassicurante al loro fianco. Potrà osservarle bene e con discrezione, e poi fare ciò che più le aggrada...

Tre regole per vivere bene questi rapporti "anomali"

  1. Sapere di che si tratta: fra i vantaggi della maturità, c'è il fatto di aver maggior consapevolezza delle cose. Se è una storia di sesso, viviamola così. Se c'è altro, accogliamolo. Meno aspettative illusorie ci si fa, meno si soffre.
  2. Non cadere vittima dei giudizi degli altri: una relazione anticonformistica va vissuta fuori scena. Se il mondo non è ancora pronto ad accettare simili esperienze, è un problema del mondo, non tuo. Vivila lontano dai riflettori.
  3. Non fargli mai da mamma: anche se ha l'età dei tuoi figli, lui è un'altra cosa. Non cadere in questa trappola o l'attrazione sessuale si spegnerà e con essa l'intera storia.

andrea nervetti
Psicologo e psicoterapeuta, collabora dal 2001 con l’Istituto Riza di Medicina psicosomatica di Milano dove esercita la libera professione. Vice Direttore e Docente presso la Scuola di specializzazione in Psicoterapia a indirizzo psicosomatico dell’Istituto Riza. Membro del Consiglio direttivo della SIMP (Società italiana di medicina psicosomatica), scrive per le riviste Riza Psicosomatica, Antiage ed è responsabile del sito www.riza.it. Svolge anche attività libero professionale presso l'Istituto stesso e a distanza via internet. La scheda completa dell'autore
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