La convinzione di non essere all'altezza non appartiene all'anima, ma a una mente troppo piena di opinioni false e fuorvianti, che l'ansia vuole eliminare...
L’ansia è sempre un segnale importante: qualcosa finalmente si sta muovendo, ad esempio la voglia di indipendenza si affaccia, anche se la persona ha ancora paura di se stessa… Sentite il racconto di Mara. "Devo uscire da un tunnel: la mia vita non esiste più, mi sento solo uno strumento governato dagli altri. Certe mattine mi sveglio in uno stato di ansia terribile: non so come fare per uscirne e non vorrei prendere farmaci. Si può fare qualcosa per quest'ansia perenne?" Mara ha 42 anni, è sposata da 15, ha avuto un figlio cinque anni fa. Dice “finalmente” perché in passato ha avuto due aborti spontanei che l’hanno fatta sentire una nullità come donna. "Purtroppo questa sensazione di ansia non è nuova per me. I miei genitori si sono separati quando avevo un anno e mio padre se ne è sempre fregato di noi. Mia madre era una donna molto fredda ed è morta quando ero ragazza, ma anche prima non è mai stata molto presente. Mi sentivo inutile come donna e forse per questo mi sono sposata con mio marito, un uomo difficile. Quando finalmente è nato il bambino, ho lasciato il mio lavoro, che in realtà amavo molto, per essere una buona madre e una brava moglie".
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Mentre il racconto di Mara continua, lo psicoterapeuta nota delle strane bollicine rosse sul collo e sulle braccia, ma non gliele fa notare, lascia fluire il racconto. "Mio marito è un imprenditore con un pessimo carattere: è paranoico, deve controllare tutto e questo non fa che aumentare la mia ansia. Dopo la nascita di nostro figlio poi si sono intromessi anche i suoceri, molto invadenti! Io vorrei riprendere il lavoro, ma né marito né suoceri sono favorevoli. Mi dicono: “Hai tutto; una casa bellissima, una vita comoda, cosa vuoi ancora?”. No, la mia vita non esiste più e io sto sempre peggio con l'ansia. Finché…". E qui Mara arrossisce come una fiamma e quasi balbetta. "Finché non ho incontrato un uomo in palestra, che mi corteggia, mi fa sentire attraente, mi fa sentire donna. È una sensazione nuova, bellissima. Purtroppo non è un uomo affidabile e io allora non so cosa fare". La paziente scoppia a piangere: dice disentirsi da un lato imprigionata in una vita fredda ma comoda, dall’altro una parte di lei vorrebbe esplodere e cambiare tutto, ma ha paura di non essere in grado. E così, l'ansia sale...
La psicoterapia procede come seguendo il senso di questa frase: "La nostra autostima non dipende mai dai consensi provenienti dall’esterno, il benessere può partire solo da noi, a patto che impariamo a “stare nel presente”, a viverlo pienamente, senza giudicare niente". Passa qualche tempo e finalmente Mara "si arrende" a quel che prova: "Ho deciso di buttarmi: ho parlato con mio marito. Voglio separarmi. Sarà una lotta, lui ha minacciato di togliermi tutto. Ma il destino mi è corso in aiuto: qualche giorno fa mi ha chiamato un mio ex collega del vecchio lavoro. Mi ha offerto di rientrare e io ho accettato. Ho capito che posso affrontare le cose una alla volta. Anche con l'altro: ho accettato il suo modo di fare un po’ “elastico”, in fondo sta bene anche a me. La cosa bella è che in realtà lui si sta dimostrando sempre più presente e appassionato. Da due settimane non ho più l’ansia e sono felice. L’unica cosa strana - mi dice - è che per qualche giorno su tutto il corpo ho avuto una vera e propria eruzione di bollicine rosse; poi sono sparite". Ecco la risposta dello psicoterapeuta: "La pelle è la nostra identità e lei, cambiando se stessa, ha cambiato anche la pelle!"
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Per aiutare Mara a superare la sensazione di ansia e di scarsa autostima, lo psicoterapeuta suggerisce di lasciarsi andare, una volta alla settimana, a immagini che stimolino l'energia interiore. Ecco come fare. "Chiudi gli occhi, rilassati, e immagina una scena del tuo passato che ti disturba profondamente… Scegline una sola: tu che ti senti sconfitta… Lui o lei che se ne va via… Un litigio in famiglia… Adesso lascia che si depositi dentro di te questa scena… Guarda come hai reagito l’ultima volta… Le ultime volte… Osserva le cose che hai detto, che hai fatto… Poi poni l’attenzione sulla tua interiorità, sull’energia che percepisci ora, adesso… La scena è sempre quella, i dolori sono sempre quelli, ma ti senti inondare, senti qualcosa dentro di te che viene da lontano… Da molto lontano… Qualcosa che sa cosa va fatto… Senti una pace profonda… Non c’è l’ansia di agire, di parlare… Tu senti solo la tua presenza, non vuoi capire, non speri che le cose vadano bene… Osservi e sei totalmente presente… Non stai facendo niente, nessuno sforzo e questa assenza di sforzo produce un benessere profondo e antico… Le condizioni esterne sono quelle di prima, ma nulla può più ferirti adesso… Percepisci solo la tua presenza interiore, senti un benessere che viene da lontano…