Le parole da usare con i bambini piccoli
Vita in famiglia

Le parole da usare con i bambini piccoli

Quando parliamo con i bambini piccoli proviamo a usare un linguaggio magico: inventiamo per loro storie, fiabe e personaggi, invece delle spiegazioni razionali

Con i bambini in età pre-scolare, parlare dovrebbe essere semplice e spontaneo. I bambini ascoltano, sono curiosi, domandano, chiacchierano. Facciamo buon uso di questa possibilità e incoraggiamoli a continuare. Seguiamone i discorsi con interesse, divertendoci ai loro tentativi di raccontare una storia o una barzelletta, non correggiamoli se sono zoppicanti: la nostra approvazione aumenterà la loro autostima e la sicurezza di sé. E se vogliamo avere una comunicazione felice con i bambini piccoli, adottiamo questi accorgimenti.

Come parlare con i bambini: usiamo le parole delle fiabe

  • Poche spiegazioni scientifiche
    I bambini piccoli non hanno un grande bisogno di nozioni tecnico-scentifiche, che troppo spesso forniamo loro. Pensando di educarli alla razionalità, alla logica, di tenerli al riparo dall'essere creduloni e influenzabili, spieghiamo che non esistono fate né streghe, non ci sono gli gnomi, lampi e tuoni sono fenomeni atmosferici ecc. L'effetto è il contrario: i bambini non sono ancora pronti per il "nostro" mondo, non sono attrezzati. I bambini devono fortificarsi rimanendo più che possono nel mondo della fantasia. Quando saranno pronti ad "affrontare" le spiegazioni logiche lo faranno da soli, con gioia e curiosità. Non accorciamo l'infanzia, diciamo pure che il tuono è l'urlo di gigante tra le nuvole, finché non saranno loro a spiegarci il contrario.
     
  • Le immagini fiabesche li catturano
    Quando vogliamo parlare con i bambini raccontiamo le favole, leggiamole insieme, inventiamole. Possiamo spaziare nei grandi miti di tutte le nazioni, nei classici. Raccontiamo ai nostri bambini gli episodi più belli dell'Odissea, dell'Iliade, delle Mille e una Notte: ne esistono in commercio ottime riduzioni adatte all'infanzia. Li affascineranno perché contengono tutto, il coraggio e la paura, l'amore e l'odio, l'avventura, espressi per immagini, il linguaggio che capiscono meglio.
     
  • Le istruzioni non servono
    Tratteniamoci dalla tentazione di spiegare come si apre o si chiude un barattolo, come si infila una scarpa, come si ripongono i giocattoli. È vero, spesso i bambini non sanno fare bene le cose in cui si cimentano, ma sono specializzati nell'imparare sperimentando. Li dobbiamo istruire solo se rischiano di farsi del male o di farlo ad altri, per il resto rimaniamo a guardare come provano e riprovano. Saremo orgogliosi dei loro successi, anche se ottenuti con sistemi... un po' innovativi!
     
  • Chiediamo ai bambini: come si fa?
    Perché siamo così presuntuosi da pensare che i bambini non abbiano niente da insegnarci? Che non sappiano fare altro che quello che li abbiamo spiegato? Di fronte a un piccolo problema, a un giocattolo rotto, a una porta che non si apre, proviamo a parlare con i nostri bambini. Sicuramente avranno una soluzione, nella cui bontà dovremo credere. E che metteremo in atto insieme. Ne saranno fieri. E su argomenti delicati come i sentimenti, i rapporti, potremo scoprire che i bambini hanno spesso soluzioni sagge, dettate dalla loro mancanza di pregiudizi o luoghi comuni.
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