Nuove evidenze scientifiche lo confermano: durante l’adolescenza il cervello dei ragazzi attraversa una fase di grande mutamento…
Se proviamo a immaginare il nostro cervello come un fitto bosco nel quale ogni albero rappresenta un neurone ci sarà più facile comprendere cosa accade durante l’adolescenza:all’uscita dall’infanzia, avviene un vero e proprio sfoltimento delle sinapsi “inutili” e un riassetto delle stesse connessioni (ovvero le strutture che uniscono fra loro le cellule nervose) che permettono all’adolescente di “equipaggiarsi” meglio per affrontare il mondo. Questo significa che il cervello non è un organo “statico”, come si credeva in passato; al contrario, la ricerca più recente ha dimostrato come sia estremamente plastico, soprattutto in certi periodi dell’esistenza.
Ad esempio i primi tre anni di vita sono un periodo di notevole crescita in tutte le aree di sviluppo del bambino; basti pensare che il cervello di un neonato rappresenta circa il 25 per cento del suo peso adulto. Già all'età di tre anni il cervello si è sviluppato notevolmente con la produzione di miliardi di cellule e centinaia di migliaia di miliardi di connessioni tra queste cellule. Anche durante l’adolescenza, “periodo critico” per eccellenza, avvengono numerosi cambiamenti “epocali”, come il misterioso “pruning”, ossia la potatura di una gran quantità di sinapsi. Potrebbe sembrare un controsenso che, proprio nel momento in cui si esce dall’età infantile ci si trova ad affrontare problemi più complessi e sia necessaria il massimo della potenza cerebrale, avvenga la drastica riduzione delle connessioni nervose. In realtà è un fenomeno che serve a migliorare l’efficienza cognitiva, sfoltendo quello che non serve.
La ristrutturazione nel cervello adolescente non si limita alla “potatura” ma si completa con lo sviluppo della cosiddetta sostanza bianca, formata da fibre che collegano aree importanti del cervello e che si arricchiscono di mielina, la cui funzione è rendere la trasmissione dei segnali più efficiente. Migliorano così i collegamenti tra aree deputate al linguaggio, al movimento, alla memoria e alle emozioni. Lo sviluppo della mielina è stato documentato anche attraverso studi effettuati con la risonanza magnetica cerebrale, come quello di un gruppo di ricerca guidato da Nitin Gogtay, della Child Psychiatry Branch del National Institute of Mental Health di Bethesda. Seguendo lo sviluppo cerebrale di un gruppo di bambini, tra i 4 e i 10 anni, è stata indagata a fondo la sequenza di maturazione, in cui si verifica il progressivo aumento di volume della sostanza bianca….
La prossima settimana la seconda parte di questo articolo, dedicato ai misteri del cervello degli adolescenti.