È tempo di scegliere la scuola superiore: molti ragazzi navigano nell’incertezza e in questa fase delicata hanno bisogno di tutto l’appoggio dei genitori.
Tre anni sono volati! Fra qualche mese la scuola media finirà e la scelta della scuola superiore va fatta entro la fine di febbraio. Una scelta difficile, perché il percorso scolastico superiore non è uno scherzo. I genitori si sentono coinvolti nel profondo (a volte più dei figli!): sappiamo che da essa dipenderà una parte significativa della vita del ragazzo o della ragazza. In questa importante occasione riteniamo di essere ancora padroni del loro futuro: li vediamo spesso ancora immaturi, confusi… come si fa ad avere le idee chiare a tredici anni?
Ma è davvero così? Forse anche noi non sempre abbiamo sempre idee precise. Sono tanti gli indirizzi di scuola superiore a disposizione (alcuni nuovissimi). Per farsi un’idea basta visitare il sito del Ministero dell'Istruzione. La scuola ci viene incontro: in alcuni casi fa intervenire degli psicologi con il compito di stimolare gli alunni a prendere maggiore coscienza delle loro competenze. In altri, usa il contributo di test elaborati da esperti. Poi c’è la scheda personale preparata dai docenti. Infine non mancano gli open day: giornate in cui la dirigenza, con gli insegnanti, presenta l’organizzazione dell’istituto, i programmi e gli eventuali sbocchi universitari o professionali delle diverse scuole. Giornate cui è consigliabile partecipare insieme ai propri figli, per ottenere preziose informazioni.
Non esiste "la scuola migliore" ma "la scuola adatta ai nostri figli", e non è detto che questa sia per forza il liceo. Un istituto tecnico, se fatto con passione, può aprire molte più strade professionali.
Sicuramente il liceo è la scelta giusta se l'adolescente vuole fare l’università. L’istituto tecnico offre la possibilità di imparare un mestiere e di entrare subito nel mondo del lavoro.
Al momento della scelta è importante sottolineare all'adolescente le sue propensioni verso una certa materia (se adora disegnare è difficile che frequenti con entusiasmo il liceo classico). Insomma lasciamogli la possibilità di far trapelare una pur debole preferenza.
Grazie a confronti nati da domande semplici come:“Quale materia di studio ti è piaciuta di più quest’anno?” o“Che cosa ne pensi della scelta scolastica del tuo amico?", coglieremo piccoli indizi circa le preferenze del ragazzo o della ragazza, a conferma delle nostre precedenti intuizioni.
Oltre alle capacità intellettuali dell'adolescente e alle sue inclinazioni naturali, quando dobbiamo scegliere l’istituto dove mandarlo/a, non trascuriamo anche il contesto (l’ambiente, gli insegnanti, i nuovi compagni di classe...). Il salto dalle medie al liceo è notevole e molti ragazzi, di fronte a tante novità, possono sentirsi disorientati. Sicuramente ritrovarsi in classe dei volti amici, di ex compagni delle medie, può essere di aiuto.