Un nuovo studio condotto su oltre quattromila persone ha dimostrato ancora una volta che il cioccolato fondente aiuta a prevenire le malattie cardiovascolari
Il cioccolato fondente fa bene, soprattutto grazie al contenuto di polifenoli, ottime sostanze anti infiammatorie; sempre più studi scientifici lo confermano. L'ultimo in ordine di tempo è quello dell’Osservatorio Grana Padano, che ha analizzato le abitudini nutrizionali di 4.186 soggetti adulti italiani e il loro consumo giornaliero di cioccolato, sia in forma classica, sia nei dolci al cucchiaio e nelle barrette al cioccolato. Dalla ricerca è emerso che, in media, il campione intervistato, che consuma 60 grammi di cioccolato a settimana, presenta una minore incidenza di ipertensione, ipercolesterolemia e rischi cardiovascolari rispetto alla media degli italiani.
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Quello dell'Osservatorio Grana Padano non è il primo studio che determina i benefici del cioccolato sull'apparato cardiovascolare. Un altro, pubblicato sulla rivista “Atherosclerosis” evidenziava che il cioccolato ha un effetto positivo in termini di salute, in particolare una significativa riduzione di ictus nelle donne, mentre una ricerca svedese pubblicata quest’anno dall'American Heart Journal rileva che esiste un più basso tasso di ricoveri e morti per scompenso cardiaco tra coloro che hanno un moderato consumo di cioccolato.
Inoltre, lo studio italiano Moli-Sani ha invece evidenziato che 6,7 grammi al giorno di cioccolato abbassano la Proteina C reattiva, uno degli indicatori più promettenti per lo stato d’infiammazione cronica che aumenta il rischio cardiovascolare, dall’infarto cardiaco all’ictus cerebrale.
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Nella prevenzione delle malattie cardiovascolari, oltre al consumo di cioccolato(la dose consigliata è di 20 grammi di cioccolato fondente al 70% per tre volte a settimana), sono fondamentali una sana alimentazione e un'attività fisica costante. «Il cioccolatonon solo ha un effetto positivo sull’apparato cardiovascolare, ma induce una sensazione di benessere e migliora la resistenza alla fatica e la concentrazione perché contiene modeste dosi di sostanze eccitanti come caffeina e teobromina», commenta la dott.ssa Michela Barichella, presidente di Brain&Malnutrition Association e membro del comitato scientifico OGP. «Inoltre il cioccolato migliora il tono dell’umore perché stimola la sintesi della serotonina, l’ormone a cui si attribuisce la sensazione di benessere e serenità. Questo non deve far pensare che mangiandone tanto il beneficio aumenti. Infatti, le cioccolate e gli alimenti a base di cacao sono spesso altamente calorici, e il beneficio del cacao lo si ottiene già con consumi ridotti».