Pesce, uova, latte e alcune alghe ne sono i principali serbatoi, ma con l’età possono però servire integratori, perchè la sua carenza può provocare diversi disturbi...
Al nostro corpo serve un piccolo quantitativo giornaliero di vitamina B12, ma quel poco è davvero essenziale: oggi si sa con certezza che la sua carenza può a lungo termine provocare danni anche gravi alla nostra salute. Il problema è dovuto al fatto che il nostro organismo non è in grado di sintetizzare questa sostanza da solo ma deve necessariamente assumerla con l’alimentazione.
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In più, da qualche tempo si è fatta strada l’ipotesi che la carenza cronica di vitamina B12 possa aumentare il rischio di sviluppare negli anni malattie specifiche, come la depressione, il declino cognitivo fino alla demenza di Alzheimer. Recentemente uno studio pubblicato su Jama Psychiatry aggiunge nuove informazioni a favore del ruolo di questa vitamina. Nella ricerca, codotta al Karolinska Institutet di Stoccolma e svolta su 300 ultrasessantenni seguiti per un periodo di 6 anni, si è osservato che bassi valori nel sangue di vitamina B12 erano associati ad una maggior perdita di volume cerebrale, come evidenziano le immagini ottenute alla Risonanza Magnetica cerebrale. Come commenta Francesca Mangialasche, geriatra e ricercatrice al Karolinska Institutet, i risultati emersi possono far ipotizzare che i valori di vitamina B12 abbiano un ruolo diretto alla rapidità con cui si riduce il volume cerebrale negli anni.
È importante sapere che la vitamina B12, la cui carenza è purtroppo comune negli anziani, contribuisce al metabolismo delle cellule cerebrali. Ma quali sono le fonti alimentari? La vitamina B12 è presente negli alimenti di origine animale come carne, pesce, uova, latte e derivati. Le diete come quella mediterranea e quella lacto-ovo vegetariana, anche se prevedono un consumo molto limitato di alimenti di origine animale, possono comunque garantire un buon apporto in B12. Tuttavia con l’età però si può ridurre l’acidità gastrica che a sua volta riduce l’assorbimento della B12 proveniente dagli alimenti, pertanto nei soggetti anziani o con patologie gastriche bisogna sempre verificare che i livelli di vitamina B12 non si siano ridotti e nel caso affidarsi al medico per un’adeguata integrazione.