Questi ortaggi sono una vera miniera di acido folico e aiutano a tener lontani ulcera, dermatiti, anemia, disturbi endocrini e allergie
Gli spinaci sono tra gli ortaggi più noti per il loro apporto di ferro ma, di fatto, contengono anche buone quantità di vitamina C, carotenoidi, clorofilla e luteina. Soprattutto, gli spinaci sono ricchi di acido folico (o vitamina B9), anche se forse è più corretto parlare di “folati”, dato che non si tratta di un’unica molecola ma di una famiglia con struttura e attività simile. I folati, durante l’assorbimento intestinale, vengono trasformati in acido folico che, a sua volta, viene metabolizzato dal fegato.
L’acido folico è indispensabile per la vita dell’uomo: infatti, attraverso il suo metabolismo, si forma un enzima importantissimo, la diidrofolato reduttasi, enzima chiave per la produzione del DNA. Questo fa capire come l’acido folico sia determinante nei processi di crescita e riproduzione cellulare. Insieme alla vitamina B12 partecipa alla sintesi dell’emoglobina ed è pertanto considerato una vitamina antianemica. Interviene nei processi di regolarizzazione dell’attività ormonale. Partecipa alla sintesi di aminoacidi come la metionina e l’acido glutammico. Ne sono necessari solo 200 microgrammi al giorno, assimilabili tranquillamente con la dieta. Gli anziani dovrebbero assumerne anche 300 microgrammi al giorno, soprattutto per nutrire il sistema nervoso.
Ecco cosa succede quando manca
La carenza di acido folico si presenta con sintomi vari quali apatia, stanchezza, inappetenza, difficoltà mnemoniche, turbe del sonno, ulcerazioni della mucosa orale, dermatiti di aspetto variabile (tipo herpes, eczema o acne rosacea) e anche anemia. L’uso prolungato di antibiotici può causare una carenza di folati, poiché viene distrutta la flora batterica, presente nel tubo digerente, che ha la capacità di produrre acido folico.
Perché fanno bene e come utilizzarli
La cosa migliore da fare per sfruttare al meglio le proprietà curative degli spinaci è cuocerli poco o - ancora meglio - consumarli freschi, in insalata o sotto forma di centrifugato: in questo modo si evita che il surriscaldamento della cottura ne deteriori il contenuto di vitamine e acido folico.
Abbinali alle mandorle
Se con la primavera ti assale la stanchezza, 3-4 volte alla settimana fai sbollentare per un paio di minuti 200 g di spinaci, scolali, strizzali e condiscili con un cucchiaio di pecorino (prezioso per ossa e sistema nervoso) che avrai ridotto in polvere nel frullatore con una decina di mandorle (rigenerano i tessuti cerebrali): questo contorno, leggero e saporito, è un portentoso ricostituente naturale.