A livello simbolico l’anemia, il pallore, 'parlano' di una difficoltà a far emergere la propria parte attiva, che non trova più motivo di interesse nella vita di tutti i giorni.
Ci scrive una lettrice, Lara:
“Mi sento sempre stanca, molto stanca, il mio cuore è affaticato. Ho spesso la mente confusa come se tutti i pensieri e i progetti in cui ho sempre creduto si sciogliessero come neve al sole, come se nulla di tutto ciò che ho fatto fino a ora avesse più alcuna importanza; anzi, mi pesa tutto. E dormirei tutto il giorno. Mi dicono che è colpa dell’anemia. Io mi sento come se la mia anima chiedesse un po’ di pace. Ma la vita e la gestione familiare richiedono che io non mi fermi, mai! Penso di essere una persona che vive una vita bella e di saper gioire. Ma questa stanchezza si prende tutto e, in certi momenti, anche la gioia di vivere, come se solo il buio e il silenzio avessero importanza”
Facile affaticabilità, lentezza e pallore, scarsa determinazione, tendenza alla depressione e all’arrendevolezza: ecco i sintomi inequivocabili di chi soffre di anemia. Proprio le tracce di una sofferenza fi sica e psichica che nella lettera di Lara sono ben evidenti. Le cause di questo disturbo possono essere diverse: genetiche, un ciclo mestruale abbondante o un’alimentazione povera di alcuni principi nutritivi (ferro, acido folico e vitamina B12), ma quello che molte persone non sanno è che spesso queste trovano terreno fertile in chi ha poca vitalità e scarso interesse rispetto alle cose che lo riguardano. Ma sono svogliato e stanco perché ho poco ferro nel sangue oppure ho poco ferro nel sangue perché non affronto con energia le cose della vita?
Quando ci imbattiamo in disturbi che hanno un’affascinante natura psicosomatica, non ha senso soffermarsi a spiegare i rapporti di causa effetto ma è necessario osservare qual è il significato che assumono nella specifica fase di vita che si sta attraversando. Forse Lara ha speso troppa energia per inseguire sogni e realizzare progetti in cui non crede davvero? Forse ha rivolto eccessiva attenzione a lavoro e famiglia, arrivando a trascurare se stessa fino a non accorgersi dei segnali di esaurimento che il suo corpo le stava inviando? Fino al messaggio di stop, che è arrivato forte e chiaro. Una brusca fermata che le urla a gran voce di fermarsi, di recuperare forza vitale (ferro), grinta (nel seguire la cura necessaria), maggiore fermezza nell’affrontare le sfide della vita. Solo ascoltando i segnali di questo malessere che tocca corde davvero profonde dell’anima e dell’organismo Lara, e chi soffre come lei di anemia, potrà ritrovare il piglio necessario per affermare la propria identità, a se stessa e agli altri.
Chi soffre di anemia avverte la sensazione che il flusso vitale si stia lentamente, e inevitabilmente esaurendo. È necessario quindi:
- chiedere aiuto per essere sostenuti, almeno nelle prime fasi della terapia, perché il rischio di lasciarsi andare del tutto in una sorta di passività al destino è davvero molto elevato;
- curare con grande attenzione l’alimentazione irrobustendo la dose giornaliera di ferro; ai primi segnali di rinnovata energia non temere il cambiamento in atto, ma godere dei benefici e avvertire la sensazione di vigoria fi sica che circola nell’organismo;
- dare spazio ai nuovi pensieri che si affacciano alla mente;
- agire non nascondendosi dietro lo scudo della stanchezza per evitare di far sentire la propria voce in ogni ambito dell’esistenza.