Questo legume, molto usato nell’alimentazione dei paesi orientali, contiene sostanze che aiutano ad abbassare il colesterolo e prevenire le patologie cardiache
Nei paesi industrializzati le malattie cardiovascolari rappresentano il big killer per eccellenza. Cattive abitudini alimentari, eccessivo consumo di alcol e scarso esercizio fisico sono le cause principali della loro insorgenza. Tra i valori che più preoccupano quando ci sottoponiamo agli esami del sangue vi è sicuramente quello del colesterolo, un grasso che accumulandosi nelle arterie ne causa l'ostruzione.
Abbassarne però i livelli è possibile e un aiuto arriva direttamente dalla soia. Ad affermarlo è uno studio pubblicato sulla rivista Stroke, opera di un gruppo di ricercatori della Keck School of Medicine della University of Southern California (Stati Uniti).
Il merito è degli isoflavoni contenuti nella soia. Queste molecole di origine vegetale sono in grado di ridurre lo spessore delle arterie, soprattutto nelle donne in menopausa. Secondo quando riporta lo studio, l'effetto maggiore lo si ottiene se il consumo avviene entro i primi 5 anni dall'inizio della menopausa. Non solo, gli isoflavoni, oltre a ridurre il colesterolo cattivo (LDL) si sono dimostrati efficaci nell'aumentare i livelli di quello buono (HDL).
Nello studio, durato più di 3 anni e che ha coinvolto più di 300 donne di età compresa tra i 45 e i 90 anni, è stato valutato il grado di ispessimento delle pareti delle arterie a seconda se le donne assumevano gli isoflavoni della soia o meno. Dai dati è emerso chiaramente che le donne che assumono gli isoflavoni mostrano una riduzione dello spessore delle arterie del 16%. Percentuale che raggiunge il 68% se l'assunzione avviene entro i primi 5 anni dalla menopausa.
Daniele Banfi