I semi contro insonnia e depressione
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I semi contro insonnia e depressione

I semi sono i rimedi naturali per i disturbi legati all'epifisi, come insonnia e depressione, in inverno più insidiose che mai

I semi: eccezionale rimedio naturale per i disturbi dell'epifisi

A fine dicembre, senza che ce ne rendiamo conto, le giornate ricominciano ad allungarsi: dopo i giorni più brevi dell'anno, intorno al solstizio d'inverno, assistiamo alla lenta rinascita del sole e della luce. Ecco perché è questo il momento migliore per sostenere l'epifisi, l'organo che più di tutti risponde agli stimoli luminosi. Il legame con la luce è tanto stretto che da essa dipende il funzionamento stesso di questa ghiandola, simile nella forma e nelle funzioni a un piccolo seme. E, per la legge dei simili, sono proprio i semi i migliori alleati dell'epifisi, tanto da aiutare a combattere le inevitabili "carenze di stagione".

L'analogia, da un punto di vista simbolico, è immediata: piccoli concentrati di "luce naturale", i semi racchiudono dentro il guscio compatto e protettivo il principio vitale che permette loro di affrontare i mesi di letargo invernale, per poi rinascere in un frutto nuovo all'arrivo della bella stagione. Proprio come accade alla nostra epifisi, che, racchiusa nella scatola cranica, attende il sole primaverile per sbocciare a nuova vita.

I semi ottimi rimedi naturali contro insonnia e depressione

I semi sono ricchi di triptofano, un aminoacido essenziale che interviene nella regolazione del ciclo sonno-veglia, ripristinandone il corretto equilibrio. Introdotto con gli alimenti, viene convertito dal cervello in serotonina, l'ormone del benessere e della felicità. Virtù preziose per tutto l'anno, ma più che mai questo mese, quando l'esposizione alla luce artificiale "sfasa" l'attività dell'epifisi, che regola il sonno e il tono dell'umore, mettendoci a rischio d'insonnia e depressione stagionale.

Ecco i tre semi più ricchi del prezioso aminoacido. Da consumare tutto il mese, scegliendo quelli che preferiamo, anche più volte nell'arco della giornata, al posto di snack e merende.

  • Anacardi: 100 g di anacardi contengono 378 mg di triptofano. La dose consigliata è di non meno di 30 g e non più di 60 g. L'orario più indicato per sfruttarne le proprietà terapeutiche è dalle 18 alle 22. È essenziale assumerli per un minimo di 15 giorni, per ottenere risultati.
  • Arachidi: 100 g contengono 305 mg di triptofano. Sono molto caloriche, quindi, consumiamole in quantità moderate, senza mai superare i 50 g al giorno. Assumete le arachidi alla sera, dopo cena. Anche in questo caso sono necessari quindici giorni di cura.
  • Lupini: Hanno 314 mg di triptofano per 100 g. Se ne possono mangiare a volontà perché non sono particolarmente calorici, come spezza fame, a metà mattina o a merenda. Vanno assunti per almeno 15 giorni, ma si può continuare a sgranocchiare lupini per tutto il mese: faremo una scorta di "luce" che conserveremo per tutto l'inverno.
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