Integratori idrosalini, fonte di salute
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Integratori idrosalini, fonte di salute

Di solito usate dagli sportivi, queste bevande in estate servono a tutti: grazie a sodio, potassio e cloro dissetano e rinforzano i muscoli.

L’estate è vicina e tutti ci sentiamo inondare di benessere. È tempo di sole, di vacanze, di meritato riposo. Invece, anche la bella stagione nasconde insidie. Sono piccoli disagi che in genere si risolvono spontaneamente in breve tempo, con semplici precauzioni o con l’aiuto di qualche rimedio non convenzionale. Per esempio, con gli integratoriidrosalini, capaci di ripristinare l’equilibrio ottimale dell’organismo.

I rischi del caldo...

Sudare fa bene, anzi: è necessario. Aiuta a smaltire le tossine, sostanze di rifiuto che intossicano l’organismo, come acidi e urea. Naturalmente il presupposto è che il sudore (che impegna circa 3 milioni di ghiandole sudoripare variamente distribuite sulla nostra pelle) possa evaporare contribuendo alla termoregolazione: in condizioni di caldo-umido invece, si suda moltissimo, ma poiché il sudore evapora con difficoltà, possono verificarsi le conseguenze della disidratazione. Quando, per esempio, si fa sport sotto il sole e senza l’allenamento adeguato, è facile andare incontro ai cosidetti “effetti collaterali” da perdita di liquidi: mancanza di energia, prostrazione e, nei casi peggiori, crampi muscolari e bruschi cali di pressione con tendenza allo svenimento (lipotimia). Vale la pena ricordare, a proposito, che, se in condizioni normali di temperatura e a riposo, un soggetto assume mediamente 2.5 litri di acqua al giorno, con le bevande, oppure attraverso gli alimenti, in casi di intenso lavoro e in condizioni ambientali che causano forte sudorazione, l’assunzione di acqua può aumentare moltissimo rispetto al fabbisogno standard.

... e la soluzione: gli integratori

Un altro rischio molto comune in estate è la comparsa dei crampi, dolorose contrazioni muscolari ai polpacci o ai piedi che si manifestano improvvisamente durante una nuotata, o nel bel mezzo del riposo notturno. In tutti questi casi, il consiglio è quello di ricorrere agli integratoriidrosalini, liquidi reidratanti la cui composizione, che include glucosio e alcuni sali minerali (sodio, cloro, potassio), è simile al sudore. Servono? Eccome: basta considerare che un litro di sudore contiene 1,5 grammi di sodio (un grammo di sale marino ne contiene 400 mg), per cui occorrono ben 3,75 grammi di sale per compensare quello perso attraverso la traspirazione. Sodio, cloro e potassio hanno funzioni fondamentali e tra loro legate: regolano la quantità e la ripartizione dell’acqua a livello cellulare; regolano la pressione osmotica (di scambio) e l’equilibrio acido-base del corpo. Controllano, insieme con calcio e magnesio, tutte le funzioni cellulari, con particolare riferimento all’attività del cuore, del sistema nervoso e dei muscoli. Il sodio, infine, trattiene l’acqua, mentre il potassio tende a eliminarla. La carenza del primo provoca stanchezza, crampi e insonnia, quella del secondo altera la contrazione muscolare.

A chi servono e come prenderli

Indispensabili agli sportivi, utili per tutti

Negli integratori, i componenti di sali e zuccheri si distinguono in relazione alla densità dei contenuti in: ipotonici, isotonici e ipertonici. Le bevande isotoniche hanno una concentrazione di sali e zuccheri simile a quella del plasma sanguigno, quelle ipotoniche inferiore, quelle ipertoniche superiore. La dose consigliata dai medici è di mezzo litro di “beverone” a temperatura fresca, a circa 10 gradi (mai ghiacciata! Potrebbe provocare problemi digestivi) prima dell’allenamento (per chi pratica sport), del jogging, della pedalata o della nuotata in piscina. Bere a piccoli sorsi anche durante la performance: un bicchiere ogni quarto d’ora di pratica sportiva.

Dove si acquistano: Gli integratori idrosalini si trovano in farmacia e nei supermercati, ma si possono preparare, all’occorrenza, anche in casa, sciogliendo venticinque grammi di zucchero raffinato e un grammo circa di sale fino da cucina in un litro d’acqua.

Fatica? Questo stile di vita la stronca sul nascere

Per prevenire i rischi dell’ipersudorazione è fondamentale anche seguire uno stile di vita adeguato. A partire dall’abbigliamento: è meglio indossare abiti ampi e in tessuti naturali (vietati i sintetici) per non compromettere la termoregolazione. Le scarpe più indicate hanno suole di cuoio, mentre le comode ma surriscaldanti “sneakers”, le nuove versioni tecnologiche delle vecchie scarpe da tennis, dovrebbero essere riservate alle performance sportive. Naturalmente anche l’alimentazione riveste una grande importanza: è bene evitare gli alimenti di origine animale, gli alcolici, le pietanze piccanti, riducendo il consumo di aglio, cipolle, porri e curry che conferiscono un odore acre alla sudorazione. Al contrario, è consigliabile aumentare l’apporto di cibi ricchi di potassio: sì al tonno sott’olio, al riso integrale, alle verdure a foglia verde. Per riequilibrare i danni da iperidrosi, poi, è fondamentale bere molto durante la giornata: acqua minerale non gassata, succhi e centrifugati di frutta e verdura, tè. E se il caldo causa una forte spossatezza, è possibile rinforzare l’effetto degli integratori idrosalini con qualche rimedio naturale energetico.

Stanchezza, i rimedi pronto effetto

Eleutero, il gran rinforzante

La fitoterapia offre diversi rimedi per contrastare il crollo energetico da iperidrosi. Tra questi, per esempio, l’eleuterococco, o ginseng siberiano, che è anche un ottimo corroborante della resistenza fisica. Assumerlo sotto forma di tintura madre nella dose di 50 gocce in mezzo bicchiere d’acqua, al mattino a digiuno. Non superare i tre mesi di cura. Da usare con cautela in caso di pressione alta.

Per contenere la sudorazione eccessiva, si può ricorrere invece a qualche prodotto omeopatico. Tra i più efficaci: Hepar Sulfur per il sudore profuso; Silicea, se a sudare sono mani e piedi; Thuya per il viso; Rhus per il corpo. I più utili sono però senz’altro quelli “su misura”, consigliati a ciascuno dal proprio omeopata.

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