Il decotto e la tintura madre di potentilla, pianta conosciuta fin dall'antichità contrastano la febbre, i crampi addominali e le infiammazioni...
Febbre e dolori trovano giovamento grazie alla potentilla, una pianta da sempre considerata una prodigiosa guaritrice. La potentilla (nota anche come tormentilla) appare simile alla pianta della fragola. Cresce soprattutto nelle zone montane soleggiate o lungo i fossi, con i suoi fiori bianchi, gialli o rossi. Le virtù medicinali della potentilla sono note sin dall’antichità: narra una leggenda che durante un’epidemia di peste in Germania nel XIV secolo, dal cielo arrivò una voce che la indicò come una panacea dal fantastico potere curativo...
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Le radici e le foglie di potentilla sono ricche di tannini e vengono utilizzate sotto forma di decotto o di sciroppo: la potentilla in effetti è un buon astringente contro la diarrea e funziona da antinfiammatorio contro la febbre e i dolori. Il decotto, preparato con le radici, serve anche per placare le ragadi, le emorroidi, le infezioni gengivali e gli ascessi dentali.
Il decotto di potentilla è ideale per regolarizzare la peristalsi intestinale e in caso di crampi. Per preparare il decotto, prendete 15 g di radice essiccata, mettetela in mezzo litro d’acqua fredda e scaldate sino a raggiungere l’ebollizione. Lasciate riposare il tutto per 3-4 ore, filtrate e mettete il decotto in un contenitore. Il decotto di potentilla può anche essere usato anche come lozione locale sulla pelle irritata (2 volte al giorno).
La tintura di potentilla si trova in erboristeria e ha un potente effetto antibatterico. Si utilizza in caso di infiammazioni delle mucose del cavo orale attraverso sciacqui e gargarismi o tamponando il palato, le gengive o l’interno delle guance con la lozione non diluita più volte al giorno. In caso di ferite che faticano a cicatrizzarsi, scottature o emorroidi, praticate degli impacchi o eseguite dei semicupi con la tintura.