Quercia: l'antinfiammatorio naturale
Erbe e fitoterapia

Quercia: l'antinfiammatorio naturale

L’estratto della corteccia di quercia è un rimedio utile contro le infiammazioni del tratto orogastrointestinale, contrasta la diarrea, il sudore eccessivo e la pelle grassa

La quercia, Quercus robur, è un antico e maestoso albero appartenente alla famiglia delle fagacee; le sue foglie sono dentate o lobate e il suo frutto è la ghianda. È diffusa in Asia, Africa, Europa ed America, dalla fascia temperata a quella tropicale. Il nome riflette la solidità e la resistenza della pianta; infatti quercus significa in celtico “albero bello” mentre robus significa in latino “forza”. Oltre ad essere il riparo di numerosi animali, il mito descrive la quercia come il luogo prediletto dalle ninfe e sacro agli dei in quanto vide l’unione tra Zeus ed Era. Protezione, forza e coraggio sono i simboli della quercia riconosciuti nella tradizione celtica e identificati anche dal dottor Bach nel suo rimedio floreale “Oak”, capace di portare tenacia, perseveranza e forza fisica. Non tutti sanno che la quercia rappresenta anche un valido rimedio fitoterapico: utile a contrastare le infiammazioni cutanee e intestinali, la diarrea e d’aiuto contro le emorroidi.

Principi attivi

Il fitocomplesso della quercia è caratterizzato dalla presenza di tannini, in particolare catechine, ellagitannini, proantocianidine, insieme ad acido gallico, sostanze amare, pectine e resine.

Proprietà della quercia

Le principali proprietà della quercia sono di tipo antinfiammatorio, astringente, emostatico, analgesico, antisettico, febbrifugo, tonico. Risulta quindi utile come antinfiammatorio e disinfettante contro la diarrea, le infiammazioni a carico delle mucose intestinali e del cavo orale. Favorisce inoltre la coagulazione del sangue in caso di ferite ed emorragie. Calma la febbre e contrasta i dolori, tonificando l’organismo.

Formulazioni e applicazioni

La quercia si assume principalmente in infuso e decotto, anche per uso esterno e tintura madre. Per estrarre i preparati fitoterapici, si utilizzano ghiande, corteccia, gemme e radici della quercia. Vediamo come e quando utilizzarla:

Intestino infiammato

Per le infiammazioni intestinali e per contrastare la diarrea, l’infuso di quercia è un rimedio effi-cace. Per prepararlo, versa 1 cucchiaino di corteccia in polvere in 150 ml d'acqua bollente, la-sciando riposare per 15 minuti, poi filtra e bevi 1 tazza, 3 volte al giorno.

Bocca e gengive dolenti

Per sciacqui e gargarismi utili ad alleviare le infiammazioni della bocca e della gola oltre che per rassodare le gengive, è indicato il decotto di quercia ad uso esterno. Preparalo Versando 2 cucchiaini di corteccia di quercia in 300 ml d'acqua fredda (oppure 3 grammi in 100 ml), lasciando in ebollizione per 20 minuti, poi filtra e usa per sciacquare il cavo orale.

Sudore e arrossamenti

Per detergere e lenire le zone intime arrossate e per attenuare l'eccessiva sudorazione di piedi e ascelle, sono utili i lavaggi locali con il decotto di quercia ad uso esterno. Per bagni ad immersio-ne di mani e piedi, prepara il decotto versando 500 grammi di corteccia di quercia sminuzzata in circa 4-5 litri d'acqua. Fai bollire per circa 15-20 minuti, poi filtra e usa per il pediluvio.

Pelle grassa ed emorroidi

Per riequilibrare il cuoio capelluto grasso o con forfora, per lenire le eruzioni cutanee e per disinfiammare le emorroidi sono utili gli impacchi di decotto di quercia che si applicano localmente imbevendo delle compresse di garza. Si può abbinare la tintura madre.

Controindicazioni e interazioni

Non si rilevano particolari controindicazioni per l'assunzione della quercia, nel rispetto delle dosi indicate dal medico di fiducia che è sempre bene consultare prima dell'uso. Per precauzione, se ne sconsiglia l'impiego in gravidanza, allattamento e nei bambini di età inferiore a tre anni. La tossicità della quercia è legata ai composti tannici; è quindi da evitare in caso di ipersensibilità verso uno o più componenti del fitocomplesso della quercia. In ogni caso, bisogna segnalare che l'estrat-to di quercia può ridurre l'assorbimento di alcuni farmaci mentre i tannini di quercia precipitano i sali di ferro.

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