Quest’ortaggio spazzino riattiva intestino, reni e sangue, facendo piazza pulita delle scorie che mettono a repentaglio l'imminente ripresa primaverile
La rapa è un ortaggio conosciuto e utilizzato dall’uomo da millenni; poiché si conservano molto a lungo, la rapa e le sue cime (la prima è la radice delle seconde, che sono egualmente commestibili) sono sempre state una delle fonti di sopravvivenza primarie per i contadini di un tempo. Un cibo antico e alla portata di tutti dunque e per questo di larghissimo consumo.
La rapa ha un elevato contenuto di acqua e fibre e quindi svolge sull’organismo un’ottima azione diuretica, depurativa e disintossicante. Il suo valore nutritivo è piuttosto scarso (per questo non ingrassa): 100 grammi di parte commestibile contengono il 90% di acqua, circa 4 g di glucidi e alcuni sali minerali (230 mg di potassio, 30 mg di fosforo, 40 mg di calcio e quasi altrettanti di sodio). Grazie alla presenza di acqua e potassio, la rapa è indicata soprattutto per chi ha disturbi renali, per chi soffre ad esempio di renella o calcolosi o, disturbo più raro che in passato, di gotta. È adatta poi a tutti coloro che vogliono farsi una energica e rivitalizzante “pulizia” del sangue, grazie alla sua ricchezza di sali minerali, vitamine e selenio e, in ultimo, ha anche un’azione utile contro l’invecchiamento.
La rapa viene consumata per tutti i mesi invernali fino alla primavera, utilizzata come ingrediente per la preparazione di minestre o risotti o preparata da sola, lessata e condita con burro (o olio di oliva) e sale, ma anche cruda, fatta a fettine in insalata. Ma oltre alla rapa vera e propria val la pena di godersi le cime di rapa, adatte in particolare a bambini e gestanti perché, ricche di sali minerali, (soprattutto calcio e fosforo) molto digeribili e stimolanti l’appetito. Quando le acquistate, fate attenzione che abbiano le foglie fresche e i fiori ben chiusi: le gemme aperte o gialle infatti sono sgradevoli al palato e possono causare qualche problema gastrico.
Sia la rapa che le sue foglie (le cime di rapa) si possono gustare crude, in insalata, oppure cotte, in umido o sbollentate al vapore: vanno sempre condite a crudo con olio extravergine d’oliva.
Lessate le rape in acqua salata (per 5-6 minuti, che si riducono a 2 in pentola a pressione) e conditele con olio e limone, oppure cuocetele in una padella tagliate a fettine con poca acqua, un pizzico di sale marino integrale e un battuto di prezzemolo: sono una salutare alternativa alle patate fritte.
Fate lessare una manciata di cime di rapa fresche, scolatele e frullatele con un filo d’olio d’oliva e un cucchiaino di semi di sesamo e usate il sugo così ottenuto per condire il riso in bianco: previene gastrite e acidità.