Via le tossine col bagno turco
Bellezza

Via le tossine col bagno turco

L’antico rito orientale di bellezza e purificazione orientale basato sul vapore favorisce il drenaggio di adipe e scorie metaboliche, a vantaggio della bellezza e della salute

Hammam, un po’ di storia…

Il bagno turco (o hammam) ha origini che si perdono nelle antiche tradizioni di benessere del Mediterraneo e dell’area mediorientale, in particolare in Turchia, in Tunisia e in Marocco. Secondo le prescrizioni coraniche, il bagno doveva precedere undici momenti di rilievo religioso nella vita di ogni credente, dal battesimo al matrimonio, e in quanto rito psicofisico di purificazione preparava l’individuo all’ascesi e al distacco dalle “pesantezze” terrene. Anche la sauna scandinava ha lontani rapporti di parentela con l’hammam, ma la tipicità del bagno turco è quella di essere basato sul vapore umido invece che su quello secco, che nella sauna viene prodotto attraverso il surriscaldamento dell’aria.

Perché fa bene

Il bagno di vapore, di fatto, è una cerimonia dei sensi utile a tutto l’organismo perché favorisce i processi di drenaggio delle tossine: attraverso il sudore e la dilatazione dei pori, il corpo si libera dalle scorie, con conseguente assottigliamento della silhouette, maggiore compatezza e tonicità dei tessuti e luminosità della pelle. Grazie alla sudorazione tutti i processi vitali (soprattutto quelli respiratori) vengono velocizzati, il metabolismo più ossigenato funziona meglio e diventa più facile smaltire i depositi di liquidi e di adipe attraverso i pori della pelle.

Gli effetti rigeneranti del bagno turco

Restare mezz’ora in un luogo caldo e umido, immersi in un’atmosfera ovattata lontana dai rumori del mondo, nudi oppure indossando solo un costume o un pareo di cotone regala la sensazione di ritornare per un attimo in un utero protetto, in una sorta di mondo a parte dove la mente finalmente si libera dalle tensioni e si prepara a rinascere.

Le tre fasi

Nell’hammam (che in Oriente è in genere un bagno pubblico) uomini e donne entrano in aree separate e sostano prima in una sala che ospita una fontana d’acqua fresca con cui si inumidisce tutto il corpo. Di qui si passa nell’harara, la stanza colma di vapori umidi dove ci si distende su giacigli caldi di pietra o marmo e si inizia a sudare. SI prosegue con l’insaponatura con il guanto di crine imbevuto di schiuma di sapone (sapone nero o di Aleppo, ricchi di oli emollienti e di microparticelle esfolianti), seguiti dalla doccia o dall’immersione in piccola una vasca d’acqua fredda: il repentino sbalzo di temperatura risveglia l’energia e riattiva la circolazione periferica.

Dopo l’hammam…

Non bisogna mai dimenticare di reintegrare le riserve idriche perdute attraverso il sudore. Per questo dopo l’hammam si possono bere:

- una o due tazze di tè verde oppure una tisana tonificante dall’aroma orientale preparata mettendo in infusione per 10 minuti in una tazza d’acqua un pizzico di zenzero, uno di cannella, uno di chiodi di garofano e la scorza di un piccolo limone non trattato, da dolcificare con un cucchiaino di miele.

- Completare la “ricarica” energetica con 3 mandorle e 3 albicocche secche.

Trasforma in hammam il bagno di casa

Per creare un hammam domestico, chiudi porta e finestre del bagno (meglio se piastrellato) e apri il rubinetto dell’acqua calda della vasca finché è colma. Quindi immergiti senza abiti nell’atmosfera carica di vapore sedendoti per esempio sul bordo della vasca e restaci per 30-40 minuti; prosegui con un massaggio con il guanto di crine e il sapone naturale. Puoi goderti il tuo bagno al buio o alla luce fioca delle candele. Infine tonificati con una doccia.

I prodotti che servono

- Il guanto di crine: toglie le cellule morte e le scorie metaboliche accumulate sotto cute.

- Il sapone nero: è un sapone ricco d’olio d’oliva e di olio d’argan (un olio nordafricano) che idrata, nutre, ammorbidisce e si usa per massaggi con il guanto di crine. In alternativa puoi utilizzare il sapone di Aleppo: originario della Siria, è un’antica specialità cosmetica a base d’olio extravergine d’oliva e olio d’alloro. La sua schiuma ripristina il film lipidico cutaneo e, usata come shampoo, nutre e rinforza il cuoio capelluto. Si trova in erboristeria.

- L’henné: oltre ad essere un colorante per la pelle, l’henné neutro (che non dà nessun tipo di pigmentazione) serve per preparare una maschera ristrutturante per i capelli. Servono 2-3 cucchiai d’olio d’oliva, un cucchiaio di henné e un tuorlo d’uovo. Applicare sui capelli umidi, quindi sciacquare.

Gli oli essenziali: si mettono nella vasca o si usano per il massaggi. Per esempio:

- La rosa damascena: ammorbidisce la cute, migliora la circolazione.

- La mirra: l’olio estratto da questa resina sulla pelle migliora le smagliature. Da evitare in gravidanza.

- Il gelsomino: placa l’ansia e stimola il desiderio sopito. Nutre l’epidermide, stimola la circolazione e rende la pelle compatta.

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