La protezione con un buon filtro solare per i raggi UVA e i raggi UVB è fondamentale: nei primi 4-5 giorni di esposizione è opportuno utilizzare filtri o schermi solari, preferendo quelli contenenti schermi fisici (polveri di ossido di zinco, biossido di titanio) nel caso di pelli delicate e fragili e per il minor rischio di allergie. La scelta si deve basare sul fattore protettivo, che esprime la potenzialità filtrante della crema e quindi la sua capacità di difendere la pelle dai raggi UV. Se la pelle è sensibile ci vuole una crema a protezione totale o con un fattore a partire da 15 in su; se l'epidermide è maggiormente resistente ai raggi solari è possibile scegliere una crema a basso indice di protezione (al di sotto di 10-15). Dopo il 4°-5° giorno è possibile abbassare progressivamente l'indice di protezione. Un altro importante requisito delle creme solari è la capacità di ridurre i radicali liberi, responsabili dell'invecchiamento cutaneo e della trasformazione neoplastica. Per tale ragione, nel filtro, viene aggiunta la superossidodismutasi (SOD), enzima che trasforma i radicali in acqua, oppure le vitamine E e C e i betacarotenoidi, che hanno la proprietà di contrastare i radicali liberi prodotti dai raggi UV.
Quattro regole d'oro
- Almeno un mese prima dell'esposizione al sole assumete degli integratori a base di betacarotene, che stimolano la produzione di melanina per un'abbronzatura dorata.
- Idratate la pelle con creme poco grasse, perché impediscono la traspirazione trattenendo il calore nei tessuti.
- Non fate evaporare l'acqua del mare sulla pelle per evitare l'accumulo di microcristalli salini che, oltre a seccare la cute, formano dei piccoli specchi in grado di riflettere i raggi UV con più intensità, favorendo le scottature.
- Aiutate la pelle ad abbronzarsi in modo omogeneo con una maschera preparata con la polpa di albicocca (ricca di betacarotene), da applicare sul viso 20 minuti prima di esporsi.
I cibi che aiutano l'abbronzatura
Per ottenere una tintarella da invidia e proteggere la pelle dai danni provocati dai raggi UV è molto importante seguire un'alimentazione corretta; a tavola non possono mancare:
- Pesche, albicocche, meloni, cocomeri, fragole, kiwi, ribes, mango e papaia, ricchi di carotenoidi che favoriscono l'abbronzatura.
- Carote, pomodori, peperoni, sedano, insalate da condire con olio extra vergine di oliva. Si tratta di ortaggi ricchi non solo di carotenoidi, ma anche di vitamine C ed E che combattono i radicali liberi.
- Fegato, uova e latticini che favoriscono la produzione di melanina.
- Pesce: ricco di acidi grassi polinsaturi omega-3 e omega-6 che proteggono le membrane cellulari dal danno ossidativo dei radicali liberi e aiutano a preservare la compattezza e l'elasticità della pelle.
- Gonfiore, rossore, bruciore e formazione di vescicole acquose sono i segni di una scottatura. Cosa fare in caso di eritema e ustioni solari?
- Impacchi con ghiaccio o acqua fredda che disinfiammano e vaso-costringono; non usare assolutamente prodotti oleosi perché peggiorano la situazione.
- Impacchi con fette di cetriolo o patata che rinfrescano.
- Spalmare sulla pelle creme fluide arricchite con i seguenti estratti: iris, melissa, lavanda, germe di grano, luppolo, camomilla, tiglio, calendula, che idratano, disinfiammano, rimineralizzano e combattono l'invecchiamento e i radicali liberi.
- Usare creme a base di idrocortisone solo se l'eritema è esteso e di una certa gravità.
- Se le vescicole acquose dovessero rompersi, tenete pulita la zona con lavaggi a base di acqua e sapone neutro, e proteggete la cute con prodotti naturali (ad esempio con fitostimoline).
Lampade solari
Come il sole, anche le lampade abbronzanti provocano ustioni, invecchiamento e aumentano il rischio di tumori cutanei; di fatto possono nuocere più del sole per l'intensità della radiazione e soprattutto per un effetto cumulativo: le radiazioni UV emesse dalla lampada si sommano, infatti, a quelle solari. Fondamentale, anche in questo caso, proteggere la pelle con i giusti prodotti.