Gelosa della figlia del mio compagno: che faccio?
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Gelosa della figlia del mio compagno: che faccio?

Non combattere questo sentimento: se non la giudichi male, la gelosia ti eviterà di costruire con la bambina un rapporto artificiale, ma uno più autentico e sano

Francesca scrive alla redazione di Riza Psicosomatica. "Vi scrivo per chiedervi di aiutarmi a fare chiarezza dentro di me. Da circa un anno sono insieme al mio nuovo compagno e siamo molto felici: condividiamo interessi, ci sosteniamo a vicenda e ci entusiasma ogni giorno che trascorriamo insieme. Con lui ho riscoperto la gioia di amare, mi piacerebbe andare presto a vivere con lui ma vivo giorno per giorno, senza stress o progetti a lungo termine. Lui è divorziato e ha una figlia piccola alla quale è molto legato. Il mio problema è che provo sensazioni ambivalenti nei confronti di questa bambina.

A volte sono entusiasta all'idea di conoscere molto più a fondo la piccola e spero di costruire con lei un bellissimo rapporto di affetto e complicità, ma provo spesso anche una forte gelosia ingiustificata che non riesco a controllare e ho paura che la piccola, crescendo, possa "privarmi", come una rivale in amore, di momenti che vorrei trascorrere da sola col mio compagno.  So che la gelosia che provo è molto stupida, ma questo mio "conflitto interiore" mi fa stare davvero male e vorrei capire perché mi accade e cosa fare. Forse ho solo paura di perderlo, o paura che la bambina non voglia accettarmi e volermi bene..."

Via dal giudizio, un veleno per l'anima

Una nuova storia d’amore che nasce è come un fiore che sboccia: somiglia a tutti gli altri di quella specie ma in realtà è unico. La sua acqua, il suo concime sono l’entusiasmo, la gioia di stare insieme, la condivisione spontanea del tempo e dell’intimità. Che cosa può mettere in pericolo questo idillio? Tre cose: i pensieri, il passato, i giudizi. Questi ostacoli sono vere e proprie bombe che vanno disinnescate in tempo, prima che facciano esplodere conflitti del tutto evitabili.

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Alla larga dall'idealismo amoroso

Il compagno di Francesca ha una figlia da un precedente matrimonio: è un fatto, ovviamente ineliminabile, fa parte e farà parte della vita di quest’uomo. Ma questo confligge contro il pensiero idealistico, che ogni persona nell’intimo coltiva, di poter vivere un rapporto del tutto esclusivo con la persona amata, come se questa non facesse parte di un contesto e non avesse avuto una vita precedente. La gelosia che Francesca sente nei confronti di questa bambina nasce proprio in virtù di questo pensiero, di questa irrealizzabile utopia d'amore.

Tutti i sentimenti sono ambivalenti

Non importa che sia irrazionale e meno ancora che lei si vergogni di questa gelosia. La prova, ma accanto sente anche affetto per questa bimba e curiosità nel volerla conoscere. Si tratta di quindi un sentimento ambivalente, un fatto del tutto normale. Le emozioni nette non esistono, se non nei nostri pensieri più infantili, che si rivelano sempre dannosi. Francesca non deve combattere questa gelosia, ma osservarla, percepirla bene: le dice della sua insicurezza, del suo bisogno di avere momenti esclusivi col partner, del timore di perderlo e forse anche della paura di non essere all’altezza del difficile compito di genitore “putativo”, se le cose si evolveranno in questo modo.

Ogni emozione va accolta

La cosa più sbagliata che Francesca può fare è giudicare questa gelosia stupida o assurda: al contrario, è un sentimento che ha “diritto di cittadinanza” e va accolta, così com’è. In apparenza riguarda la bambina, nel profondo parla di lei. Del resto, Francesca stessa si è accorta che è inutile cercare di controllare questo sentimento: non ci riesce, quindi, meglio evitare di farlo, concentrandosi invece sull'accettazione e sulla percezione di questa particolare forma di gelosia. In questo modo, il sentimento, svolgerà la sua funzione, la renderà più sicura e paradossalmente le fornirà gli strumenti per conquistare la piccola in modo sincero e non per il “dovere” di farlo.

Vivi il nuovo amore come viene

Ciò detto, e rimarcato che tutti hanno una storia precedente che non può essere occultata, occorre anche che Francesca, per tutto il resto, continui a vivere questa nuova relazione come l’ha descritta all’inizio della sua e mail: senza troppi progetti, accogliendo la gioia che lo stare assieme le sta regalando. In questo modo il passato non sarà un peso, ma non diventerà neppure il futuro; le coppie, specie se non più giovanissime, hanno spesso troppa fretta di programmare una vita assieme e così bruciano le tappe. Ricordiamoci che il tempo dell'amore è il presente: se la loro liaison evolverà, ogni cosa si realizzerà a suo tempo, senza progetti e tappe forzate. Proprio come la relazione con la figlia del compagno: giorno per giorno Francesca, accettando le proprie ambivalenze, la saprà conquistare, sfruttando le sue innate qualità materne, presenti in ogni donna.

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