La gelosia diventa distruttiva quando è diretta solo a difendere l'amor proprio; ecco come superare la gelosia trasformandola in linfa vitale per la coppia
Qualcuno dice che è solo una forma di egoismo e di possessività, altri sostengono che si tratta di puro e semplice attaccamento e che in un vero amore non dovrebbe essere presente. Altri dichiarano, al contrario, che senza di essa non si può parlare di vero amore. Da sempre sulla gelosia convergono opinioni molto diverse. Quel che è certo è che esiste e si fa sentire. E in questo suo farsi sentire può mostrare, a seconda dei casi, due volti totalmente differenti fra loro, che possono condurre la coppia verso due destini opposti: uno è il rafforzamento dell'intesa, l'altro è il suo sgretolamento progressivo. Per questo possiamo realmente parlare di una gelosia costruttiva e di una distruttiva.
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Nel termine gelosia - che deriva dal greco e significa ardore e rivalità, sono implicite le tinte forti e una passionalità "aggressiva", ma ci sono persone che sanno ben convogliare questo surplus in comportamenti che uniscono la coppia. In questi casi il geloso possiede un immediato istinto di protezione per la coppia stessa, a prescindere da quanto accade. Di fronte a qualcuno che corteggia il partner o a un suo atteggiamento ambivalente, pur infastidito, agisce subito a favore dell'unione: fa sentire al partner la sua gelosia in modo deciso ma non aggressivo e magari riesce pure a essere ironico, cerca una maggiore intimità per "ritrovarsi" e rinforzare insieme le difese contro il "nemico", a cui fa sentire, con sguardi e comportamenti, che lui è presente e vigile. Si schiera dalla parte della coppia: ha una forte fiducia nella relazione ed è sicuro che l'unione sia forte. Il partner, in molti casi, sentendo questo piglio volitivo e appassionato, se ne sente nuovamente affascinato.
Altri non possiedono questo istinto protettivo e, di fronte a un evento che può suscitare gelosia o anche a un semplice sospetto, si scompongono e scatenano un inferno. Non riescono più a ragionare e a discernere e si scagliano contro il partner, anche quando questi non ha fatto nulla per incoraggiare il corteggiatore. Vanno letteralmente fuori di testa: dicono cose terribili, chiudono a ogni forma di intimità e di dialogo civile, minacciano di porre fine alla storia (figli o non figli, non importa), ingigantiscono sospetti, pongono veti assoluti, mettono l'altro sotto pressione, meditano vendette fatte di tradimenti, cadono in preda a un pessimismo sconsiderato. La loro reazione ha solo un potere distruttivo, che lascia la coppia a pezzi. Questo tipo di geloso non è "pazzo". Il suo problema sta in una scarsa fiducia nelle figure oggetto d'amore e in un timore spiccatissimo dell'abbandono.
Due aspetti che riguardano almeno in superficie un'infanzia lontana e che oggi, nelle situazioni di gelosia, vengono inconsciamente rimessi in scena con la stessa paura irrazionale di quel tempo antico. È su questo retaggio che la coppia deve lavorare, se vuole evitare il logorio di queste terribili scenate. Il geloso dovrebbe accettare di avere un problema affettivo di vecchia data e provare a risolverlo, il partner dovrebbe essere paziente e aiutare l'altro a fidarsi di lui, cominciando magari con il non fare il seduttivo e il "piacione" a tutto campo...
È la capacità di indirizzare positivamente le proprie emozioni a favore della coppia. Quando il morso della gelosia inizia a farsi sentire, il geloso "costruttivo" reagisce con un maggiore interesse per il partner, usando le armi della seduzione e dell'ironia per rinsaldare l'unione.
È la tendenza a sospettare di tutto diventando ossessivi per sé e per il partner. Una ossessività che avvelena la relazione con comportamenti sgradevoli e ricattatori o con eccessi ingiustificati. L'interesse primario non pare qui la salvaguardia della coppia, ma il proprio amor proprio.
È il mensile di psicologia che aiuta a occuparsi di sé per vivere bene e migliorare la qualità delle nostre relazioni.
Qual è il tuo vero carattere? Sai lasciarti andare alle passioni che ti tent...