Vacanza con il nuovo compagno: e i figli?
Vita in famiglia

Vacanza con il nuovo compagno: e i figli?

Dopo una a separazione, la prima vacanza con il nuovo compagno è un dilemma: è giusto imporla ai figli se il rapporto tra loro non è ancora consolidato?

Ci scrive una lettrice di Riza psicosomatica, presentandoci un problema molto diffuso: “Io e mio marito, dopo un periodo di forte crisi, abbiamo deciso da poco di separarci. Ho pensato di dedicare l’imminente vacanza al mare per presentare ai miei bambini il mio nuovo compagno e fare in modo che, trascorrendo del tempo insieme, si conoscano e familiarizzino. Faccio bene a utilizzare proprio la pausa estiva per “ufficializzare” la mia nuova relazione?”.

Con i nuovi affetti occorre prudenza

Le vacanze dovrebbero rappresentare l’occasione per intensificare il rapporto con i propri figli e per riconquistare spazi di affettività. Spesso, però, diventano, dopo la fine di un matrimonio, il pretesto per presentare ai bambini il nuovo fidanzato o la nuova fidanzata della mamma o del papà. È possibile, però, che i bambini, costretti ad adattarsi a una vacanza “allargata”, si sentano defraudati, dal nuovo partner del genitore, dei loro spazi esclusivi di gioco e di dialogo, importantissimi soprattutto d’estate. Per i bambini, allora, la presenza di un nuovo arrivato potrebbe risultare dolorosa, soprattutto se si parte per una vacanza da tempo desiderata e se la famiglia allargata è ancora alle prese con problemi di integrazione e di accettazione e, di conseguenza, il fatto di stare tutti insieme, condividendo gli stessi tempi e gli stessi spazi, non rappresenta un piacere ma un obbligo. Tutto questo per dire che è sconsigliabile proporre ai bambini una vacanza soltanto “a misura di adulto”, imposta dal genitore senza tener conto dei bisogni dei bambini, con l’obiettivo, magari, di conciliare in un’unica situazione gli spazi riservati a loro con quelli da dedicare al nascente rapporto di coppia. 

Rischi e alternative

Il risultato potrebbe deludente e portare ad allontanamenti emotivi e a blocchi della comunicazione, dell’affettività e dell’intesa tra genitori e figli. Se possibile, molto meglio organizzare due vacanze separate: una solo con i figli, in cui godersi l’unicità di questo rapporto, l’altra solo con il partner per assaporare il piacere di stare in coppia, specie se il rapporto è ancora agli inizi. Le vacanze tutti insieme sono auspicabili solo se i rapporti sono ampiamente rodati: prima di progettarle è importante che i figli e il nuovo partner abbiano avuto diverse occasioni per conoscersi, passare del tempo insieme e, in questo modo, collaudarsi.

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