I gesti propiziatori possono essere rituali che ci tengono in contatto con il mistero della natura: ma guai a farne un'ossessione, finiremmo per diventarne schiavi
"La superstizione fa parte della natura dell'uomo e, se ci si ripropone di rimuoverla del tutto, essa si rifugia nei cantucci e negli angoli più strani, da dove, appena si ritiene di essere abbastanza al sicuro, all'improvviso, torna a fare la sua comparsa." Con queste parole il grande poeta e scrittore tedesco J.W. Goethe si riferiva a quei gesti, espressioni e oggetti che, da sempre e in ogni civiltà, accompagnano l'uomo nelle azioni e nei momenti decisivi per renderli propizi. Sono i ritagli scaramantici: questi appartengono alla dimensione della fantasia e permettono, in una società sempre più scientifica e razionale, di rimanere in unione con la natura, affinché - come diceva C.G. Jung, uno dei padri della psicanalisi - "l'uomo non si senta isolato." Ma, a volte, il rituale scaramantico può farsi troppo pressante, arrivando a invadere, con la sua ossessività, tutta la personalità e a limitare le azioni. Quando assume tali caratteristiche, perde le sue funzioni primarie e può diventare patologico. Vediamo allora quando guardarlo con occhio benevolo o, viceversa, correre ai ripari.
La scaramanzia è un gioco che rende più leggera la vita se...
...ti apre al mistero
Nella vita di tutti i giorni, spesso domina la componente logica e razionale. Un gesto scaramantico o, in apparenza, senza senso ci consente, invece, di riprendere contatto con una dimensione misteriosa e sacra, dove agiscono forze cosmiche: della natura, dell'inconscio, della Provvidenza. Ciò allarga la sfera della nostra attenzione a quei piccoli segnali che nutrono la parte più irrazionale di noi.
...ti fa sentire sicuro
Ci sono gesti, parole, colori e simboli che assumono per noi un valore speciale perché ci ricordano esperienze in cui siamo stati bene. Per questo ci dà sicurezza portare con noi quel ciondolo o ripetere quel rituale: è il tentativo di spingere il fato a schierarsi dalla nostra parte. In questo caso, il rituale scaramantico è un modo per esporsi all'ignoto in modo più protetto.
...ti dà il via libera
Cos'è un amuleto se non un oggetto che rafforza la nostra determinazione, il nostro coraggio? E l'oroscopo, che ci si creda o meno, non permette forse di affrontare una decisione con più leggerezza se le stelle sono favorevoli? L'atto scaramantico ci libera da un eccesso di responsabilità, permettendoci di procedere con più serenità alla realizzazione di un'azione.
Diventa una schiavitù che a poco a poco ti spegne se...
Condiziona le tue azioni
Un gatto nero porta disgrazia: è talmente certo che torni a casa e rinunci ad andare al lavoro? Attenzione: quando il rituale interferisce con l'agire quotidiano e lo limita, significa che ne sei vittima. Questo modo di comportarti rischia di offuscare la tua lucidità, di renderti ansioso e di portarti a moltiplicare all'infinito l'uso dei gesti scaramantici.
Ti isola dagli altri
Non sopporti che gli altri non facciano gesti scaramantici simili al tuo, oppure che non ne comprendano il valore? Vorresti prendertela con loro? Il rituale sta perdendo la sua funzione "magica" per diventare un comportamento per te irrinunciabile e da imporre agli altri. In tal modo, stai correndo il rischio che quel tuo gesto diventi un ostacolo nelle relazioni con gli altri, o ti faccia emarginare.
È irrinunciabile
Quando no si può più fare a meno di un certo rituale, per esempio non si può uscire di casa senza aver toccato ripetutamente oggetti in ferro, non si parla più di scaramanzia ma di ossessione. In tal caso, se il rituale non viene portato a termine, si scatena un'ansia intensa. Questi gesti sono il tentativo, fallito, di controllare la parte irrazionale di noi che, non trovando altre forme per essere ascoltata, prende il sopravvento
