Per comunicare nel modo migliore occorre essere se stessi
Ci sono occasioni in cui comunicare bene, usare le parole giuste con gli altri o con se stessi può modificare radicalmente il modo in cui siamo percepiti o in cui stiamo con noi stessi. È quindi importante anzitutto imparare a osservare bene il nostro modo di comunicare, per notarne gli errori e prendere contatto con "le parole giuste" che stanno da sempre dentro di noi, quelle che esprimono il nostro vero essere e che ci faranno comunicare ciò che vogliamo in modo preciso e diretto.
Gli errori da eliminare per comunicare al meglio
- Ripetere i concetti: si diventa logorroici
Più un concetto viene ripetuto all'interno di uno stesso discorso, più perde di efficacia e genera noia nell'ascoltatore.
- Usare "i cavalli di battaglia": appare nostalgico e pedante
Puntare sempre sugli stessi argomenti o su racconti del solito evento ci fa apparire scontati e induce gli altri a evitarci.
- Parlare per esempi è didattico e stantio
Portare un esempio personale per ogni cosa che l'altro dice lo fa sentire un bambino e lo ostacola nell'esposizione.
- Interrompere è antipatico e prevaricante
Invadere il discorso altrui con interventi continui, precisazioni, obiezioni è segno di maleducazione e aggressività.
- Aprire parentesi produce dispersione
La continua apertura di frasi incidentali ricche di dettagli porta il discorso lontano dalla meta.
- Usare troppi intercalare è contorto
Battutine, brevi considerazioni personali, turpiloquio rendono la comunicazione simile a un'elucubrazione personale.
- Fare sempre la "battuta finale" rischia di essere patetico
Chiudere sempre la conversazione con una battuta che non fa ridere crea un effetto imbarazzante e sgradevole.
- Guardare altrove è segno di disinteresse
È una delle cose che inquinano di più ciò che si vuol dire, oltre a segnalare una mancanza di rispetto per l'interlocutore.