Dentro l’inverno più duro si nasconde la primavera: ecco il segreto della vera felicità e farla nostra è molto più semplice di quanto si pensi
Felicità: che cos'é? Davvero si può raggiungerla facilmente? E perché spesso pensiamo che non sia possibile raggiungerla? Ognuno ha la sua idea di felicità, ma si può genericamente definirla come lo stato d’animo di chi è sereno, non turbato da dolori o preoccupazioni e gode di questo suo stato.
Come si raggiunge? La prima regola è semplice e al tempo stesso la più difficile: bisogna stare nel presente della nostra vita, gioendo di quello che abbiamo e di ciò che ci offre in ogni momento la nostra esistenza; questo è il modo migliore di stare bene con noi stessi.
La felicità è qualcosa che accade nel momento in cui siamo in sintonia con la nostra anima e ciò non richiede alcuno sforzo. Molto spesso rimandiamo il nostro benessere ad un tempo futuro e lo colleghiamo al raggiungimento di svariati obiettivi: un lavoro, una relazione, un bene materiale, credendo in fondo che l’auto-realizzazione dipenda da fattori esterni. In questo modo il presente insoddisfacente è visto in funzione del futuro e ci rende non solo incapaci di provare piacere per quello che ci offre la quotidianità, ma ci procura anche un senso di incompletezza e di sconfitta personale.
La vera felicità, l'autentica gioia di vivere non dipende mai dall’esterno e non ce la può indurre nessuno poiché lei è dentro di noi; si avverte quando siamo nel presente e presenti a noi stessi. La felicità è qui e ora. Dobbiamo dunque cercare di esserne padroni sia nelle occasioni positive sia in quelle più difficoltose.
La felicità è una condizione profonda e naturale dell’anima: se non la sentiamo significa che ci siamo allontanati da noi e abbiamo perso di vista la nostra interiorità. Il piacere è nel gusto del vivere ogni piccola cosa, nel sentirci in tutte le attività che svolgiamo, godere di noi stessi e a trovare soddisfacimento in ciò che facciamo, anche nelle azioni più apparentemente banali e semplici; il piacere nasce dal modo spontaneo con cui ci accostiamo alle cose e ogni cosa ha in sé il bello.
Scopri 3 libri di Raffaele Morelli per ritrovare il benessere, ad un prezzo speciale!
Ballare, ascoltare la musica, cucinare la ricetta preferita: ognuno di noi sa cosa lo fa star bene, sa cosa lo rende vivo e in armonia; ogni attività che svolgiamo è dotata di senso solo se è legata al piacere. Immergiamoci quindi in ciò che compiamo come fanno i bambini quando giocano. Il piccolo, maestro di felicità, osserva il mondo con incanto e curiosità, ogni cosa nuova in lui suscita meraviglia; dobbiamo imparare a guardare il mondo con gli stessi occhi: incantati.
Felice è colui che sa godere di tutte le possibilità di piacere che il mondo gli offre con completezza, vivendo in accordo con il proprio daimon, con la propria armonia. Ognuno di noi è dotato di potenzialità, inclinazioni personali che devono emergere: questa è la sola vera partita della vita.
Un ostacolo alla felicità è l’atteggiamento ipercritico verso noi stessi; quante volte siamo severi? Se non raggiungiamo obiettivi prefissati ci sentiamo in colpa, inferiori, sconfitti, cerchiamo le ragioni, ci intestardiamo sulle cause e così ci rendiamo infelici. “Non sono i fatti in sé che turbano gli uomini, ma i giudizi che gli uomini formulano sui fatti” disse Epitteto, ma questo vale anche nei nostri confronti.
Quante volte pensiamo e ripensiamo a come ci siamo comportati, a come avremmo potuto reagire, a cosa avremmo potuto dire, perdendoci in un labirinto senza uscita? Siamo noi i giudici più implacabili di noi stessi e la nostra anima ne risente. Sii te stesso, sii quello che a tua natura ti spinge ad essere. Se riusciamo a sottrarre la nostra anima a giudizi che ce la rendono estranea avvertiremo amore verso noi stessi, magari usando il senso dell’umorismo e l’arte dell’autoironia. Il nostro Io ha mille sfaccettature ed è in costante trasformazione. Rispettare i nostri lati ombra, accettare le nostre contraddizioni e le parti sgradevoli senza dare pareri è la via di accesso a stare bene con noi stessi.
Eliminiamo ogni definizione, facciamo il vuoto dentro e ascoltiamo il silenzio interiore; solo così possiamo entrare in contatto con la nostra anima; sospendendo ogni giudizio e pensiero razionale, guardandoci con distacco, vedendoci senza storia e senza nome. Come in natura c’è il susseguirsi delle stagioni, in noi non ci può essere costantemente un solo stato d’animo; siamo "animali" complessi e proviamo migliaia di emozioni. Le emozioni sono come le onde del mare, arrivano per un breve momento, poi vanno via.
Quando tristezza, malessere, ansia ci fanno perdere la gioia di vivere non affanniamoci nella ricerca di cause e non attribuiamo queste al destino avverso recitando la parte delle vittime, ma comprendiamone il senso; sono segnali che indicano che la vita, come la stiamo conducendo, è troppo sbilanciata, abbiamo perso l’equilibrio psicosomatico.
Ricordiamo però che nel periodo più difficile la felicità è lì con noi. Basta chiudere gli occhi, immaginare un luogo, un paesaggio che ci fa stare bene, che risuona in noi o ricordare un episodio in cui abbiamo riso. Tutti siamo diversi e unici e ognuno ha in sé il un sole che può illuminare gli stati più bui. Dentro di noi c’è un sapere innato che sa cosa ci rende gioiosi. La felicità è una condizione di benessere interiore che richiede solo di essere vissuta.
L'undicesimo volume della collana "Impariamo a vivere"
Dentro di noi abita un'energia innata che sa come superare i nostri disagi. Scopri come farla scendere in campo in Le 10 regole del benessere, il nuovo libro di Raffaele Morelli