Papà single è bello!
Vita in famiglia

Papà single è bello!

Dopo una separazione un padre può rivalutare il proprio ruolo di genitore costruendo un rapporto altrettanto profondo con i figli

Il papà che accompagna la bambina al corso di danza, che taglia a pezzettini la pizza margherita del suo bambino in una pizzeria affollata di un sabato sera qualunque, che corre a casa dopo il lavoro per cucinare la frittata ai figli, per firmare il diario e controllare i compiti…  Che la percentuale di separazioni e divorzi continui ad aumentare non è purtroppo la novità. Ma il fenomeno nuovo da registrare è che sempre più papà si occupano dei figli e in alcuni casi addirittura a tempo pieno. Il padre single si trova all’improvviso a dover affrontare una serie di problemi e di situazioni che prima erano delegate quasi del tutto alla moglie ed erano date per scontate, e che egli ora deve imparare, trovando il tempo e il modo per gestirle. Il papà single si rende conto all’improvviso che fino a quel momento aveva vissuto il suo ruolo in modo parziale: cioè dando quasi tutto al lavoro, o comunque vivendo la realtà dei figli solo per alcuni aspetti. 

Scopri il tuo modo di stare con lui

Accudendo da solo i figli, il papà deve mettere in atto anche alcuni atteggiamenti “materni” che in molti casi sente innaturali dal punto di vista psicologico. Eppure questa condizione di padre single, se vissuta nel modo giusto, può diventare un’occasione per uscire da un ruolo paterno vissuto in modo “routinario” e riscoprirne i pregi, i valori e le possibilità. 

Trasforma le difficoltà in risorse

L’essere obbligato dalla situazione a fare tutta una serie di cose nuove, il passare del tempo “in esclusiva” con i bambini, mette l’uomo di fronte alla necessità di concentrare le sue forze, di dialogare meglio con i figli, di rinvigorire il suo ruolo di portatore dei “valori paterni” e di trasmettere alla prole un esempio di “aspetti maschili” (la spinta all’indipendenza e al distacco progressivo dalla figura materna, l’autorità, il senso della tradizione). Questa occasione di rinnovarsi come uomo e come padre però non si compie da sé, come molti credono. Bisogna volerlo.

Ecco cosa guadagni

Una separazione condotta bene, cioè senza conflitti continui fra i genitori, consente di mettere una marcia in più in una relazione con i bambini che magari si era appannata nella routine familiare di tutti i giorni.

Tuo figlio è più autonomo

L’essere diventato single “obbliga” un papà a ridefinire meglio il proprio ruolo: può mostrare

ai figli la sua forza di reazione e la determinazione, trasmettendo di più - cosa che forse aveva perso durante la crisi di coppia - i valori tipici dell’istanza maschile paterna, tra cui il riconoscimento, la legittimazione e la spinta all’autonomia. 

Lo vedi crescere in diretta

Anche nel caso di separazione in cui il padre può vedere i bambini solo alcuni giorni alla settimana, concentrare il tempo in cui si sta insieme può consentirgli di osservarli in modo più obiettivo, di cogliere cambiamenti e problematiche con più prontezza. In pratica questo padre è obbligato dalla situazione a conoscerli in modo più completo e anche a mettersi in gioco completamente nel rapporto.

Cosa ti può aiutare

  • Dialoga con l’ex-moglie
    Certo, a volte il rapporto è molto deteriorato, ma per il bene dei bambini è necessario comunicare in modo costruttivo, mettendo da parte i conflitti. è importante anche per i genitori non separare le modalità educative, così da non sentirsi isolati - o magari pure osteggiati dall’altro - nel percorso di crescita dei figli.
     
  • Sii spontaneo e naturale
    Nell’educazione dei figli è importante ispirarsi a se stessi. Essere spontanei e naturali, questo conta più di tutto. Non bisogna cadere nell’errore di voler prendere a tutti i costi il posto della madre colpevolizzandosi e soffocando il bambino di tenerezze. Per lui è importante avere una guida accanto a sé, di cui fidarsi, capace di soddisfare i suoi bisogni. Non conta chi è ma come svolge il suo ruolo.
     
  • Organizzati e sarà più facile
    Affrontare le piccole difficoltà pratiche quotidiane, conciliare vita lavorativa e vita familiare può non essere così semplice per un uomo, a maggior ragione se si ritrova a farlo per la prima volta. Per evitare la sindrome da Superman diventa quindi fondamentale appoggiarsi su nonni, tate e amici creando una rete solida di sostegno familiare, che ci rende la vita più facile.
     
  • Cerca di essere quello di sempre
    Separarsi non deve equivalere a dare ai figli un padre diverso rispetto a prima, un padre che cambia le regole educative a suo piacimento, sia nel concedere sia nel regolamentare. Essi non devono assistere a una “trasfigurazione” della personalità del papà (ad esempio depresso o esaltato), ma a una continuità degli aspetti che già conoscono di lui.
     
  • Dai una scossa alla tua vita
    Determinante per la serenità e il buon equilibrio psichico del papà single è che non rinunci ai suoi interessi, a ricominciare una nuova vita sentimentale. Dedicarsi a se stessi aiuta a ritrovare la grinta, a staccarsi dai soliti pensieri negativi per ritrovare nuove energie che sbloccano le situazioni emotive incancrenite.
     
  • Gioca con lui senza obblighi
    Domina oggi l’idea secondo cui il papà che non gioca con i propri bambini è disattento o assente. Come se giocare con loro fosse una sorta di obbligo e lavoro prioritario. Ai bambini interessa avere un padre attento alle loro esigenze, affettuoso, presente al bisogno, che insomma quando sta con loro c’è per davvero. 

Gli errori da evitare

  • Diventare un mammo 
    Un padre deve saper accudire i figli e occuparsi dei loro bisogni primari. Ma non bisogna “pareggiare” o scimmiottare il ruolo materno per essere apprezzato. I bambini hanno bisogno del papà, non di due madri. I due genitori, almeno in parte, devono fare cose differenti.
     
  • Mostrarsi vittima
    Continuare a vivere la separazione come un dramma ci fa apparire agli occhi dei figli come sconfitti, perennemente tristi, in lotta. Bisogna cercare di andare avanti affinché i figli non si sentano in obbligo di fare i “genitori del papà”.
     
  • Perdere l’autorevolezza
    Spesso, dopo la separazione, gli uomini vivono un’ebbrezza per la nuova libertà, che si traduce in una sorta di nuova adolescenza fatta di gesti immaturi. Divertiamoci pure ma manteniamo l’autorità paterna necessaria.
     
  • Tradire disinteresse
    Stare di continuo al cellulare e mandare sms a raffica mentre si è con i figli, dar loro l’idea di avere la testa altrove, mostrarsi annoiati nell’essere lì. Sono tutte cose da evitare, perché li fanno sentire come se fossero di troppo o non abbastanza importanti.
     
  • Fare l’amicone
    È un errore cercare di accaparrarsi la benevolenza dei figli con un atteggiamento “da pari a pari”. Si perde autorevolezza e si toglie loro un punto di riferimento, lasciando alla madre lo scomodissimo ruolo di doppio genitore.
     
  • Viziare i figli
    Tipico di molti papà single è non essere più capaci di dire di no alle richieste dei figli. Il timore di perdere il loro affetto li rende “molli”, privi di forza educativa, rischiando di far perdere ai bambini il vero valore delle cose. 
     
  • Usarli come messaggeri
    Assolutamente da evitare è la cosiddetta “triangolazione” dei figli dopo la separazione, cioè il farli portavoce di messaggi polemici o provocatori verso la madre. Ciò li confonde e li cala in una cosa più grande di loro.
     
  • Parlare male della madre
    La figura della madre non deve mai essere svilita agli occhi dei figli. Non importa che il papà single sia arrabbiato con lei, astioso o in conflitto. Bambini e adolescenti hanno il diritto di avere un’idea della madre libera dai giudizi del padre e dai suoi eventuali rancori.
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