Una giornata “diversa”…con il papà
Vita in famiglia

Una giornata “diversa”…con il papà

Quando possibile, offriamo ai nostri figli l’occasione di fare un’esperienza un po’ diversa dal solito: un’intera giornata in compagnia solo del papà...

Una giornata in compagna del papà – senza la mamma – è un’esperienza oggigiorno certamente più diffusa di un tempo, ma ancora piuttosto insolita: per questo può essere una piacevole sorpresa per i nostri bambini, specie se piccoli. A patto di rispettare un semplice presupposto: la giornata col papà non deve diventare né essere sentita come un obbligo, né un appuntamento fisso. La sua utilità viene annullata se manca il piacere e se il papà o i figli in quel momento, e per i motivi più diversi, come ad esempio un periodo di intenso lavoro, non la percepiscono come un’esperienza desiderabile. In questi casi è sempre meglio aspettare che giungano situazioni o momenti più propizi, che certamente arriveranno. Il papà non si deve sforzare, altrimenti il suo coinvolgimento risulterebbe artificiale; i figli stessi non vanno “costretti”, perché lo vivrebbero come qualcosa di imposto e non ne godrebbero.

Largo alle sorprese…

I bambini, specialmente se ancora piccoli, adorano stupirsi, sono quanto mai aperti alle novità, il miglior nutrimento per un corretto e armonico sviluppo del loro cervello
. Qualsiasi cosa decidiate di fare con loro, quindi, provate a non raccontare tutto ciò che li aspetta e a lasciare un velo di mistero su quello che avete in mente. Nel caso rimanessero delusi, non importa: avrete comunque imparato qualcosa su di loro e la prossima volta arriverete più preparati. Se capita non significa che siete genitori poco attenti o che non conoscete abbastanza i vostri figli, ma solo che sui bambini, anche i propri, c’è davvero sempre da imparare. Può anche capitare che siano i figli stessi a chiedere al papà qualcosa che vorrebbero fare con lui. Se è possibile accontentarli accettiamo senza riserve: è il segnale che hanno spirito di iniziativa e sono capaci di decidere anche in autonomia.

Cosa fare con i bimbi

-Fino a 6 anni: quando sono piccoli i bambini vivono ancora in un mondo magico, nella natura possono divertirsi davvero tanto a giocare agli esploratori. Largo a gite nei grandi parchi, nei boschi, lungo i fiumi, sulle spiagge o fra gli scogli, meglio se accompagnate da racconti emozionanti sulla storia e le leggende che fanno parte di quei luoghi. E’ sufficiente navigare in Internet e cercare con calma: non c’è zona del nostro paese che non offra narrazioni utili a rendere la giornata con papà davvero indimenticabile.

-Dai 7 agli 11 anni: a quest’età gli aspetti mentali e razionali della vita compaiono in modo evidente, lasciando sfumare un po’ le suggestioni magiche. I ragazzi vogliono soprattutto capire, “smontare il giocattolo” e guardarci dentro: per questo possono essere ottime idee i musei tecnologici. Se un maschietto ha gusti diversi e meno classici, nessun problema: un bravo papà sa trovare sempre proposte originali e suggestive.

Cosa fare con le bimbe

-Con quelle più piccole: le bambine vivono con grande intensità l’incanto della prima infanzia. Le fiabe loro dedicate parlano di castelli, orchi, streghe, maghi e soprattutto fate e fatine capaci di straordinari prodigi. Perché non portarle quindi a visitare un bel castello, meglio se medievale, magari in occasione di qualche rievocazione storica in costume? Le piccole si meraviglieranno certamente guardando gli abiti dei figuranti, sentendo i racconti dei cantastorie, ammirando i fastosi saloni e le torri merlate protagoniste di tante narrazioni dedicate ai più piccini. Serberanno per sempre nel loro cuore questi luoghi visitati con il loro “principe-papà”.

-Con quelle più grandi: anche per le giovani ragazze l’età della scuola primaria segna l’ingresso in una fase meno favolistica della vita, ma ricca di fantasia. E così le bimbe sono spesso rapite dai dipinti, dalle sculture, dal teatro perché adorano mascherarsi, recitare, cambiarsi d’abito. Esistono tantissimi laboratori artistici aperti ai bambini e ai loro genitori, luoghi nei quali le piccole possono esprimere tutta la loro fantasia. Ci sono anche teatri che propongono spettacoli particolarmente adatti alla seconda parte dell’infanzia, a partire, per esempio, dal teatro delle marionette.

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