Barbablù, ovvero la scoperta della femminilità
Crescita e sviluppo

Barbablù, ovvero la scoperta della femminilità

Una fiaba che può essere interpretata in modo originale come un racconto che insegna alle bambine a esprimere la curiosità e le forze che sono dentro di loro

Corre un grande pericolo la protagonista di questa fiaba: fare la fine delle precedenti mogli del terribile Barbablù, sepolte nelle segrete del castello. Come molte fiabe anche questa descrive grandi pericoli che alla fine vengono risolti e ha una funzione rassicurante: c'è una strada che porta alla salvezza. Qual è? Quella che insegna alle bambine a non fermarsi a quello stadio - infantile - nel quale la propria femminilità è vissuta come inadeguata, insufficiente rispetto al maschile, percepito forte e dominante. Nel racconto questo si chiede alla protagonista: dimenticare la propria curiosità e indipendenza per adeguarsi alle richieste di un marito che detiene, senza possibilità di essere contestato, le chiavi del potere.

Le trappole della falsa felicità

Barbablù non è tanto simbolo di un carnefice, quanto di un tipo di rapporto in cui la donna è totalmente dipendente dall'uomo. Questo uomo sembra lasciare massima libertà alla moglie ("puoi fare tutto quello che vuoi") ma in realtà instaura un rapporto di sudditanza ("apri tutte le porte ma non quella che più ti incuriosisce"). La protagonista non si accorge nemmeno di questa trappola, rispetto quanto le è stato ordinato; sono le sorelle maggiori a spingere la minore a non rinunciare alla possibilità di vedere, sapere e capire.

La curiosità fa crescere

Chi sono le mogli precedenti uccise da Barbablù? Esse simboleggiano la morte del "femminile" che accade ogni qual volta una donna "dimentica" le proprie aspirazioni, i propri sogni, quando soffoca i desideri e si omologa a quanto viene richiesto dagli altri, dalla società, da un marito.

Difendi la tua libertà

Dopo aver preso coscienza di quanto Barbablù sia malvagio, la protagonista non può più dimenticare; infatti, significativamente, la chiave incriminata continua a sanguinare e non può più essere pulita. Alla donna a questo punto non rimane che affrontare il marito. La sua sorte sembrerebbe segnata, ma ecco giungere i fratelli, che fanno irruzione e uccidono il carnefice. La figura dei fratelli non è casuale, simboleggia le forze positive presenti in ogni donna (e in qualche modo il maschile presente in lei), pronte a intervenire quando lei ha ormai chiara la percezione che deve difendersi da chi la vuole danneggiare.

I simboli: una bimba diventa una donna

La stanza segreta contiene scheletri: è simbolo della femminilità che, invece di essere vissuta fino in fondo, è stata sacrificata alle richieste altrui di adeguarsi, sottomettersi, dimenticarsi della propria vera natura.

I fratelli che alla fine salvano la protagonista della fiaba, non sono da identificare necessariamente in "uomini", ma nella parte "forte e indipendente" che esiste in ogni essere umano, anche nelle donne.

Le tre sorelle rappresentano tre diverse tappe della crescita: le maggiori non sono "più brave" della minore, hanno solo più esperienza perché sono più grandi.

Il racconto: "Barbablù"

Barbablù, chiamato così per il colore della barba, prese a corteggiare tre sorelle, che erano però molto diffidenti nei suoi confronti. Fino a quando l'uomo le invitò ad una gita, cavalcarono bellissimi cavalli e si ristorarono all'ombra di un albero. Nonostante la piacevole giornata, le due sorelle maggiori continuarono a non fidarsi, mentre la più giovane cominciò a pensare che la barba dell'uomo, dopo tutto, non era così blu. Fu così che la ragazza si innamorò di lui, lo sposò e andò a vivere nel suo castello. Dovendo assentarsi, il marito lasciò alla moglie la libertà di fare ciò che voleva; le diede un mazzo di chiavi che aprivano tutte le porte, con la sola raccomandazione di non usarne mai una in particolare. Partito il marito, la giovane invitò le sorelle, le quali le proposero di cercare la porta "proibita". Trovarono la stanza: era una cantina piena degli scheletri e del sangue delle precedenti mogli di Barbablù. Mentre la ragazza guardava attonita, le caddero le chiavi, che si sporcarono di sangue. Sebbene la fanciulla tentasse di pulirle, le chiavi continuavano a gocciolare, cosicché Barbablù, al ritorno, scoprì che la moglie gli aveva disubbidito. La donna fu salvata dall'intervento dei fratelli, che irruppero nel castello e uccisero il marito crudele.

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