Secondo un recente e ampio studio inglese, il consumo regolare di alcuni frutti e ortaggi aiuta le donne a ridurre il rischio di fragilità ossea
Si sa: la qualità della nostra alimentazione ha delle ricadute sulla nostra salute sia nell’immediato che sul lungo periodo. Questo è valido particolarmente per le donne: ci sono alcuni alimenti che non dovrebbero mai mancare a tavola come arance, mele, pere, lattuga e noci. Secondo un recente studio inglese del Brigham and Women's Hospital, pubblicato sul Journal of Nutrition, alcuni specifici alimenti potrebbero avere un ruolo determinante nel rallentare il processo di invecchiamento, in particolare diminuendo il rischio di fragilità ossea, che con il tempo diventa frequentemente causa di importante limitazione nei movimenti e quindi nell’autonomia.
Lo studio ha coinvolto quasi cinquantacinquemila donne, che sono state monitorate ben 16 anni (1992-2008) con controlli periodici ogni 4 anni. A ogni appuntamento, alle donne veniva chiesto di compilare un questionario per monitorare lo stile di vita e le abitudini alimentari utilizzando come riferimento, l'Alternative Healthy Eating Index, un indice dietetico utilizzato a livello internazionale. L’attenzione dei ricercatori, si è orientata su alcuni specifici alimenti, in particolare frutta e verdura, per valutare se esistesse una correlazione, nel tempo, tra la loro assunzione regolare e lo stato di salute complessivo. La risposta è stata affermativa.
È emerso che le donne che utilizzavano in modo quotidiano nella loro dieta arance, lattuga, mele, pere e noci erano in grado di mantenere più a lungo nel tempo una vita dinamica, fondamentale per non peggiorare la fisiologica fragilità ossea che spesso diventa causa di infortuni anche gravi, innescando cosi un circolo vizioso. Inoltre, a fare la differenza si è visto che è anche l’utilizzo di cibi freschi piuttosto che conservati, ricchi di antiossidanti e di sali minerali.