La fame nervosa è dovuta a cause psicologiche e biologiche, come i picchi bassi di glicemia; gli attacchi di fame si possono combattere con la dieta giusta
Il legame tra alimentazione ed emozioni è stato ormai dimostrato, però questo non significa che la fame nervosa dipenda assolutamente da severi problemi psicologici o da conflitti interiori; infatti anche le emozioni derivanti dalle normali attività di vita quotidiana possono fare da stimolo per l'assunzione eccessiva di cibo, talvolta anche in modo compulsivo. In ogni caso, la fame nervosa non dipende da una sola causa: fattori biologici, psicologici e culturali ne sono all'origine. Recenti studi, per esempio, hanno mostrato che i picchi bassi di glicemia registrati a livello dell'ipotalamo scatenano attacchi di fame. Seguici e scopri come placare la fame e le emozioni con la dieta giusta...
Imparare a distinguere la fame nervosa da quella biologica può essere utile per evitare di ingerire troppe calorie. Ti consigliamo di tenere un diario, dove registrare accanto al cibo introdotto quotidianamente gli stati emotivi e le sensazioni fisiche associate in quel momento all'ingestione. Quando si impara a differenziare fame nervosa e fame biologica, si può imparare a soddisfare soltanto quest'ultima.
- Uno dei punti forti della dieta anti-famenervosa è quello di utilizzare alimenti in grado di innalzare i livelli di serotonina, l'"ormone della felicità", nel sangue, e quindi frutta, verdura, ma anche noci e mandorle, e poi carboidrati, come pane, pasta e cereali, soprattutto nella versione integrale e senza condimenti eccessivi. Via libera al riso, ottimo quello rosso e il nero Venere, perché regalano una sensazione di sazietà prolungata.
- Per quanto riguarda i secondi piatti, sono adatti il pesce soprattutto se di mare, le carni bianche, i formaggi freschi e lo yogurt; la carne rossa è ricca di tossine che, in persone sensibili, possono aumentare l'ansia, meglio quindi non consumarla più di una volta a settimana.
- I legumi vanno consumati al posto di carne o pesce, in quanto forniscono proteine verdi che, abbinate a quelle dei cereali o derivati assunti nello stesso pasto, apportano tutti gli aminoacidi essenziali. Quindi sono ottimi antifame i piatti tradizionali come pasta e fagioli, riso e lenticchie, ma anche tofu e pane integrale, ceci e couscous...
Triptofano, lisina e fibre salvano la linea
- Il triptofano è un aminoacido essenziale (il corpo non è in grado di sintetizzarlo e deve essere assunto con gli alimenti). Se carente, la fame aumenta.
- La lisina, un altro aminoacido essenziale, è fondamentale per ridurre stanchezza, irritabilità e mancanza di concentrazione, che nelle persone con la tendenza alla fame nervosa "aumentano" l'appetito.
- Le fibre regolarizzano la glicemia nel sangue e l'appetito.
In insalata, una volta al dì per un mese
- Scegli i legumi secchi, più ricchi di proteine e quindi di aminoacidi, come triptofano e lisina, rispetto a quelli freschi.
- Metti 4 cucchiai di legumi secchi per persona in ammollo in acqua per una notte.
- Poi lessali in abbondante acqua leggermente salata. Quindi scolali, lasciali intiepidire e condiscili con olio di oliva extravergine e succo di limone che potenzia l'azione della lisina grazie al suo contenuto di vitamina C.