Pompelmo: virtù e benefici della tua ricarica di febbraio
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Pompelmo: virtù e benefici della tua ricarica di febbraio

Aspro e succoso, questo agrume detox è fonte di vitamine e antiossidanti che ti danno una spinta in più per andare verso la primavera con la giusta grinta

Se vuoi depurarti, in prima fila nella tua lista della spesa di febbraio deve spiccare il pompelmo: un agrume dal gusto gradevolmente aspro che disseta e può essere consumato ogni giorno. Giallo o rosa, è un concentrato di vitalità che regala la spinta ideale per vivere l'inizio della primavera con la giusta carica.

Indice dell'articolo

Le proprietà benefiche del pompelmo

L’albero del pompelmo appartiene alla famiglia delle Rutacee; è originario della Cina ma viene coltivato in tutto il mondo. Questo frutto vanta un posto d’onore nella lista dei migliori cibi per la salute, grazie alla sua carica di vitamine (la C in testa) e di minerali, soprattutto di potassio. Inoltre è corredato di numerose sostanze antiossidanti, come flavonoidi e carotenoidi, dall’azione antitumorale e antinvecchiamento, e di acido citrico, che stimola la produzione degli enzimi digestivi, senza rendere lo stomaco acido.

Perché il pompelmo fa bene

È DEPURATIVOLa dotazione di vitamine (la A e la C), pectina (fibra) e potassio, rende il pompelmo altamente disintossicante, in grado di eliminare le sostanze di scarto senza lasciarci fiacchi, come spesso accade con altri tipi di drenanti. Alcuni studi hanno dimostrato che il consumo di un pompelmo o due al giorno, abbassando del 10% i livelli di colesterolo, ridurrebbe del 20% il rischio di malattie cardiache.
PREVIENE LE MALATTIE

Il pompelmo è una miniera di antiossidanti: contiene licopene, naringenina e limonene, potenti sostanze spazzine dei radicali liberi e dotate di proprietà antitumorali. Consumare questo agrume, fonte di vitamina C (40 mg per 100 g) stimola, inoltre, le difese immunitarie e combatte virus e batteri preservando la flora intestinale.

PROTEGGE IL CUORE

Uno studio italiano, condotto presso l’Università di Pisa e pubblicato su Biochemical Pharmacology, ha dimostrato che il pompelmo protegge il cuore dai danni ischemici. Il principio amaro del pompelmo interagisce con una proteina localizzata a livello dei mitocondri cardiaci, con effetti protettivi sull’attività del cuore.

AIUTA CONTRO L'IPERCOLESTEROLEMIA

In base a uno studio condotto da ricercatori israeliani e pubblicato qualche anno fa sulla rivista Journal of Agricultural and Food Chemistry, il consumo regolare di pompelmo (in particolare di quello rosa) aiuta a ridurre la percentuale di colesterolo “cattivo” (LDL). La ricerca è stata condotta su 72 pazienti affetti da ipercolesterolemia, che hanno seguito un identico regime di alimentazione controllata per un periodo di 30 giorni. Sono stati divisi in tre gruppi: il primo mangiava in più un pompelmo rosa ogni mattino, il secondo uno giallo e il terzo nessuno. Al termine del periodo, il colesterolo LDL si era ridotto del 20,3% nel gruppo del pompelmo rosa e del 10,7% nel gruppo di quello giallo. Nel terzo gruppo, quello di controllo, invece non si sono registrate riduzioni significative dei grassi nel sangue.

NON ALZA LA GLICEMIA E AIUTA LA LINEA

Bere una spremuta di pompelmo prima dei pasti aiuta la linea come afferma uno studio condotto presso la Scripps Clinic di San Diego in California. Il pompelmo avrebbe la capacità di abbassare i livelli di insulina, riducendo il senso di fame e regolando il controllo degli zuccheri nel sangue. Inoltre questo frutto apporta buone quantità di iodio e cromo, minerali in grado di stimolare il metabolismo degli zuccheri e dei grassi, facendo bruciare più calorie. Questo agrume contiene anche fenilanina, un aminoacido che incrementa la sintesi dell’adrenalina e inibisce l’enzima tirosinaidrossilasi, migliorando la sensazione di sazietà. Studi recenti inoltre dimostrano che persino l’aroma che si sprigiona dal pompelmo appena sbucciato ha un effetto saziante.

Pompelmo: istruzioni per l'uso

Per sfruttare al meglio le proprietà del pompelmo, soprattutto in questa stagione, è consigliabile il frutto fresco. Come tutti gli agrumi, anche questo è più digeribile la mattina: quindi, gustalo a colazione o come spuntino alle 11, e ti garantisci il giusto apporto di vitamina C per tutta la giornata. È meglio il frutto della spremuta: mangiare gli spicchi del pompelmo consente di fare scorta di fibre. È bene preferire pompelmi biologici non trattati con pesticidi o altri veleni. Verifica che il frutto sia pesante e la buccia brillante, indice di qualità.

Pompelmo: rosa o giallo?

Quella gialla è la varietà di pompelmo più comune. All’interno ha spicchi carnosi di colore giallo trasparente, piuttosto aciduli. È straricco di vitamina C, quindi è il migliore per attivare le difese immunitarie e proteggere contro raffreddore e influenza. Ottimo sotto forma di spremuta, da bere ogni giorno al mattino come vaccino naturale.

Quello rosa ha più licopene ed è più diuretico. Si tratta di un ibrido, derivato dalla fusione del pompelmo tradizionale con l’arancia. È un po’ più dolce rispetto a quello giallo e contiene meno vitamina C. La qualità rosa ha però più licopene e antociani (antiossidanti protettivi della circolazione e preventivi dei tumori) e un effetto diuretico più spiccato. Si usa anche per preparare dolci.

Integratore ai semi di pompelmo: cos'è, come si assume

Se a febbraio, a causa dello stress da adattamento del cambio di stagione, fai fatica a digerire, ti senti gonfio, pesante, e ti capita di prendere ancora l’influenza, niente di meglio di una cura a base di semi di pompelmo: l’integratore antibatterico e riattivante scoperto nel 1979 dall’immunologo Jacob Harich.

  • BENEFICI. Lo studioso notò che, a differenza di altri semi, quelli di pompelmo una volta eliminati dal frutto non si decomponevano. Ciò confermava la presenza di principi disinfettanti e antiossidanti, in particolare di esperidina, una sostanza che accelera il ricambio dei tessuti, previene le degenerazioni cellulari e potenzia tutte le funzioni organiche, aumentando il livello di energia vitale e di resistenza a freddo e contagi.
  • MODO D'USO. Si diluiscono 3 gocce di estratto fluido di semi di pompelmo (lo trovi in farmacia e in erboristeria) in un mezzo bicchiere d’acqua o in uno di succo di mela bio. La cura va seguita per 1-2 mesi. In alternativa, si prendono 2 capsule al giorno dell’estratto o si spreme un pompelmo intero – senza buccia ma con i semi – con un estrattore e si beve la spremuta prima di colazione.

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L’olio di pompelmo fluidifica il microcircolo e riduce i ristagni

È il momento di ricorrere all’olio essenziale di pompelmo, ricco di composti aromatici dall’azione antinfiammatoria, drenante e stimolante della circolazione che ne fanno il rimedio d’eccellenza contro ritenzione idrica, cellulite e capillari in evidenza. Inoltre contiene una notevole concentrazione di vitamina C, capace di stimolare la produzione di collagene. La sinergia di vitamina C e composti aromatici esercita sul sistema circolatorio e sul derma una vera e propria azione trasformativa che rende la pelle elastica, tonica e luminosa, con un effetto che si estende anche ai muscoli sottostanti. Usalo così In caso di ritenzione idrica, ogni sera prepara un pediluvio, versando nell’acqua di una vaschetta 7 gocce di olio essenziale di pompelmo, poi mescolane 3 gocce in un cucchiaio di olio di canapa e massaggia le zone infiltrate fino a completo assorbimento.

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Attenzione all’interazione del pompelmo con i farmaci!

Numerosi studi dimostrano che Il pompelmo è in grado di aumentare in maniera significativa la biodisponibilità di diversi medicinali, attraverso un meccanismo di inibizione dell'attività di alcuni enzimi (cosiddetti CYP3A) che a livello epatico sono responsabili della metabolizzazione dei farmaci. Tra questi i farmaci a base di statine per abbassare il colesterolo, alcuni sedativi, i calcio-antagonisti, usati per la cura della pressione alta, molti farmaci utilizzati in chemioterapia e alcuni antibiotici. La rallentata metabolizzazione di questi farmaci causata dal pompelmo ne comporterebbe un accumulo estremamente pericoloso con effetti collaterali non indifferenti.

Fiorella Coccolo
Esperta di erbe officinali e alimentazione. È direttore responsabile di Curarsi Mangiando, Le Ricette PerdiPeso e Le Ricette della Salute delle Edizioni Riza
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