Occhi sani e luminosi coi rimedi naturali
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Occhi sani e luminosi coi rimedi naturali

Congiuntiviti, piccoli traumi oculari e altre sindromi possono essere curate efficacemente con la  fitoterapia e l'omeopatia: ecco come

Tra tutti i disturbi che possono colpire i nostri organi sensoriali, quelli che affliggono gli occhi sono senza dubbio i più fastidiosi e invalidanti, per questo quando gli occhi entrano in sofferenza è bene intervenire rapidamente per scongiurare guai peggiori, con i rimedi naturali ad hoc. Ecco i più facili da reperire e utilizzare.

I rimedi naturali contro la congiuntivite

La congiuntivite è un’infiammazione della congiuntiva, la membrana trasparente che tappezza la superficie dell'occhio e l’interno delle palpebre, e si manifesta con un arrossamento della sclera (il bianco dell’occhio), accompagnato da sintomi più o meno intensi come bruciore, sensazione di sabbia negli occhi, secrezioni e arrossamenti. Le cause scatenanti possono essere di natura infettiva (da virus o batteri), allergica (da pollini, polvere, muffe ecc), o irritativa (da agenti inquinanti o tossici).

Le diverse forme di congiuntivite sono caratterizzate da sintomi specifici: quelle dovute ai virus colpiscono spesso un occhio solo e iniziano improvvisamente, accompagnate talvolta da un lieve dolore sotto l’orecchio corrispondente, mentre quelle batteriche coinvolgono entrambi gli occhi e sono in genere accompagnate da una secrezione abbondante.

Cosa prendere contro le congiuntiviti allergiche

Le forme allergiche sono altalenanti, mutano d'intensità nel corso di una stessa giornata e si manifestano con bruciore intenso, prurito, lacrimazione e fotofobia, ma possono coinvolgere anche la cute e l'orlo palpebrale.

Nelle forme più leggere di congiuntivite può essere sufficiente applicare un collirio antinfiammatorio all’eufrasia, ma se il disturbo permane per più di 48 ore è bene assumere due volte al giorno 40 gocce di tintura madre di ribes nero, rimedio ad ampio spettro dall'azione antinfiammatoria, antibatterica, e antiallergica, da associare all'estratto secco di rosa canina: due compresse al giorno per sostenere le difese immunitarie.

Tra i rimedi omeopatici sceglieremo Arsenicum Album in caso di bruciore oculare intenso accompagnato da secrezione abbondante; Euphrasia se il bruciore si accompagna a gonfiore palpebrale, lacrimazione intensa e fotofobia;  Allium Cepa nelle congiuntiviti allergiche con lacrimazione acquosa. Tutti i rimedi vanno assunti alla diluizione 7 CH, 3 granuli del rimedio prescelto tre o più volte al giorno, fino a miglioramento.

Risolvi così i traumi oculari

Benché gli occhi siano strategicamente posti in posizione “protetta” – incastonati come sono tra la sporgenza frontale, quella temporo-zigomatica e il vomere nasale – può capitare che subiscano traumi, con formazione di ecchimosi e contusioni. In questo caso è importante intervenire il più rapidamente possibile per limitare i danni: oltre alla classica borsa di ghiaccio, possiamo ricorrere a due rimedi omeopatici ad hoc, specifici per i traumi oculari: Ledum palustris ed Hamamelis virginiana, da assumere in diluizione 7 CH, nella dose di 5 granuli di ognuno due o tre volte al giorno, fino a miglioramento.

La sindrome dell’occhio asciutto

La sindrome di disfunzione lacrimale - o sindrome dell'occhio asciutto -  è una forma particolare di congiuntivite dovuta ad una insufficiente produzione del film lacrimale che ha il compito di lubrificare la superficie dell'occhio. Composto in gran parte da acqua prodotta dalle ghiandole lacrimali e da un sottilissimo strato lipidico più esterno secreto dalle ghiandole di Meibomio, il film lacrimale consente di mantenere gli occhi aperti a lungo senza che la pellicola lacrimale evapori o si rompa, "asciugandoli" e infiammandoli.

La sindrome dell'occhio asciutto può essere dovuta all'uso prolungato di colliri di sintesi e lenti a contatto, all'assunzione di farmaci - come ansiolitici, sonniferi, antidepressivi, diuretici, ormoni - a patologie come diabete e allergie, o all'uso prolungato del computer. Talvolta tuttavia può manifestarsi all'improvviso senza causa apparente, come sintomo psicosomatico di un disagio psicoemotivo. In ogni caso l’unica cura consiste nell’utilizzare le cosiddette lacrime artificiali, da applicare più volte al giorno.

“Mosche volanti” e cataratta

“Mosche volanti” è il termine popolare con cui vengono chiamate le miodesopsie o “corpi mobili vitreali”, un'esperienza visiva che consiste nell’apparizione di filamenti o particelle tondeggianti che fluttuano nel campo  visivo, e tendono a seguire i movimenti dei bulbi oculari mantenendo, però, una certa indipendenza. I corpi mobili sono più evidenti quando si guardano fonti luminose o il cielo azzurro, la neve, pareti bianche o fogli di carta. Nella maggior parte dei casi le "mosche volanti" sono dovute al deterioramento del corpo vitreo, una sostanza gelatinosa che riempie lo spazio situato tra la retina e il cristallino, che col tempo tende ad ossidarsi e a perdere consistenza, liberando piccole fibre che si muovono flottando dentro l'occhio.

La cataratta è invece dovuta alla progressiva perdita di trasparenza del cristallino che, come il corpo vitreo, si altera nel tempo per l’ossidazione delle sue componenti proteiche. Benché fisiologicamente tale processo cominci in genere dopo i 40 anni, la sua comparsa ed evoluzione possono essere significativamente rallentate o accelerate da fattori costituzionali, malattie (ad esempio il diabete) e, soprattutto, dallo stile alimentare e dall’eccessiva esposizione alle radiazioni luminose (infrarosse e ultraviolette), nonché agli schermi dei computer.

Per rallentare i processi degenerativi alla base di questi disturbi, oltre a proteggere gli occhi dalle radiazioni solari e artificiali con lenti filtrate (antiriflesso, polarizzate ecc.), è importante adottare un’alimentazione ricca di alimenti “freschi” a basso tenore di grassi saturi e assumere ciclicamente i rimedi naturali e gli integratori antiossidanti adatti.

I rimedi antiossidanti

Molto indicato è il coenzima Q10, da assumere in compresse (una al giorno per cicli di un mese a stagione) e da associare ai succhi di piante ricchi di vitamina C, betacarotene e antociani, che oltre ad essere antiossidanti risultano vasoprotettivi e rinforzanti nei confronti della circolazione intraoculare. I più indicati sono il succo di noni e di melagrana, da assumere nella misura di un misurino al giorno per cicli di 2-3 mesi all’anno, e la polpa disidratata del frutto di baobab (una bustina al giorno sciolta in acqua la mattina, per un mese).

Gingko biloba è il fitoterapico antidegenerativo per eccellenza: grazie ai principi attivi contenuti nelle sue foglie, tra cui flavonoidi attivi contro i radicali liberi, agisce sulla microcircolazione aumentando la quantità di sangue circolante a livello cerebrale, e quindi l'ossigenazione e la nutrizione di tutte le strutture contenute nella testa, occhi compresi. Si assume in tintura madre, 30 gocce due volte al giorno, in poca acqua. N.B. Non assumere contemporaneamente a farmaci anticoagulanti. Tra i rimedi omeopatici è efficace la Baryta carbonica, rimedio antidegenerativo generale del cervello e di tutte le funzioni sensoriali, da assumere alla diluizione 200 CH, una sola monodose al mese sotto la lingua, per tre mesi.

Astenopia: quando la vista si annebbia

L’astenopia, o “stanchezza oculare” è un disturbo che si manifesta con annebbiamento visivo, bruciore, gonfiore, sonnolenza. Le cause possono essere legate a piccole alterazioni della capacità visiva, all'uso prolungato di schermi e computer, all’esposizione a luci fredde e radiazioni solari, ma anche, più spesso di quanto non si pensi, a fattori di stress come lunghi viaggi con cambio di clima e di fuso orario, convalescenze, allattamento, e depressioni. Forme di astenopia sono spesso dovute a un’alimentazione scorretta o carente di vari fattori nutrizionali, come può accadere quando si seguono diete “fai-da-te”, o all’uso farmaci dimagranti che riducono i livelli di potassio e magnesio,

Il pronto soccorso per gli occhi stanchi

Se la stanchezza oculare persiste è bene assumere integratori anti stanchezza, come il succo fresco di mirtillo: contiene antocianosidi, agenti antiossidanti che combattono la stanchezza oculare e il gonfiore. Se ne bevono 2 misurini al giorno, prima dei pasti, per cicli di 1-2 mesi ripetibili più volte l’anno. Molto importante è anche bere almeno 1,5 litri di acqua al giorno, soprattutto fuori pasto, per combattere la disidratazione e diluire le tossine che favoriscono l’affaticamento oculare. Contro gli occhi stanchi è utile usare un collirioalfiordaliso e applicare un impacco decongestionante: inzuppa 2 bustine di tè verdein acqua di rose fredda, sdraiati e applicale sulle palpebre per 15 minuti.

La ginnastica oculare che rafforza gli occhi e migliora la vista

  • Sguardi laterali Da sdraiati, iniziate a ruotare gli occhi da destra a sinistra cercando di andare il più lontano possibile lateralmente, sia a occhi chiusi (per alcuni minuti), sia a occhi aperti.
  • Rotazione Sempre da sdraiati, cercate di far percorrere agli occhi una circonferenza che da destra in senso antiorario va verso il soffitto, poi a sinistra e poi verso il basso, per tornare a destra. Cercate di “forzare” l’occhio nelle direzioni verso cui fa più fatica, poi eseguite l’esercizio in senso orario.
  • Massaggio Con i polpastrelli massaggiate gli occhi delicatamente, sfiorando con lenti movimenti circolari sopracciglia, palpebre e la zona sotto gli occhi. Così si allentano le tensioni.
  • Le immagini rilassanti Per terminare la "ginnastica oculare", restando in posizione sdraiata o, se preferite, da seduti, cercate di “vedere” a occhi chiusi linee curve, onde, figure, immagini statiche e in movimento; seguite idealmente con lo sguardo queste forme per 5 minuti prima di aprire gli occhi

Occorre ripeterli ogni giorno, mattina e sera.

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