La curcuma è una pianta di origine indiana, nota da tempo per le proprietà curative: può aiutare le cellule cerebrali a rigenerarsi dopo un ictus
Della curcuma (le cui radici polverizzate sono l'ingrediente principale del curry) conosciamo le straordinarie capacità di protezione del fegato, di antiossidante, di stimolatore della produzione di bile e di potente antisettico. Oggi dobbiamo aggiungerne un'altra: secondo uno studio presentato durante il congresso annuale della American Heart Association, la curcuma è in grado di aiutare le cellule cerebrali a rigenerarsi dopo un ictus.
La scoperta, opera dei ricercatori del Cedars-Sinai Medical Center di Los Angeles, si è focalizzata su un particolare componente della curcuma: la curcumina. Nello studio è stata analizzata la capacità di un farmaco sperimentale, a base di curcumina, di rigenerare le cellule colpite da ictus. Per ora l'efficacia della curcumina è stata valutata nei topi e straordinariamente si è visto che, la sua somministrazione entro un'ora dall'ictus, è in grado di ridurre i danni al sistema nervoso. Ciò sarebbe dovuto alla sua capacità naturale di stimolare l'ossigenazione dei tessuti colpiti.
Per ottenere questo straordinario effetto i ricercatori statunitensi hanno modificato la struttura originaria della curcuma per permettere al farmaco di raggiungere il cervello. Esso infatti possiede una struttura, chiamata barriera ematoencefalica, che funge da filtro e che rende impossibile il passaggio di molte sostanze all'interno del cervello. Modificandone la struttura la curcumina è riuscita ad arrivare al cervello e ad espletare il suo benefico effetto. I promettenti risultati ottenuti sugli animali potrebbero ora spingere i ricercatori, che si dichiarano molto ottimisti, ad iniziare la sperimentazione del farmaco a base di curcumina anche negli uomini.