Scopri proprietà, benefici e usi della camomilla: una pianta calmante ottima contro insonnia, stress, stanchezza e disturbi digestivi
Da secoli la camomilla occupa un posto di rilievo nella medicina tradizionale, affermandosi come una delle erbe più versatili e apprezzate. Già nota nell’antico Egitto, in Grecia e a Roma, questa pianta erbacea annua, con i suoi fiori gialli e bianchi delicati, cresce spontaneamente in tutta Europa e nell’Asia Nord-Occidentale, prediligendo luoghi soleggiati. Tra le molte varietà esistenti, la camomilla comune (Matricaria chamomilla) è la più utilizzata grazie alle sue numerose proprietà benefiche.
Conosciuta principalmente per i suoi effetti calmanti e rilassanti, la camomilla viene spesso scelta per la preparazione di infusi serali utili a favorire il sonno e ridurre le tensioni nervose. Ma questa pianta offre molto di più: le sue proprietà antinfiammatorie e antispastiche ne fanno infatti un valido alleato per alleviare i disturbi gastrointestinali e i problemi legati al ciclo mestruale. Scopriamo insieme le proprietà, i benefici e i modi migliori per sfruttare questa preziosa risorsa naturale.
Indice dell'articolo
I fiori di camomilla sono un vero e proprio concentrato di sostanze benefiche, che ne fanno un rimedio prezioso in fitoterapia. Questa pianta è particolarmente ricca di flavonoidi e lattoni, ma anche di numerosi sali minerali, tra cui calcio, sodio, potassio, zinco, rame, manganese e fluoro. Inoltre, anche se in piccole quantità, contiene vitamina A, C e vitamine del gruppo B.
Tra i principi attivi più significativi, spicca il camazulene, un sesquiterpene dalle spiccate proprietà antinfiammatorie. Il camazulene dona all'olio essenziale di camomilla, ottenuto tramite distillazione, un intenso colore blu, rendendolo anche particolarmente potente e ricco di benefici terapeutici.
La camomilla è una pianta dalle straordinarie proprietà, capace di apportare numerosi benefici. Nota per i suoi effetti calmanti sul sistema nervoso, è ampiamente utilizzata per alleviare ansia, stress e insonnia. Si distingue per le sue proprietà digestive e carminative, che favoriscono la salute dello stomaco e dell'intestino, alleviando crampi, gonfiori e difficoltà di digestione. A livello cutaneo, le sue virtù lenitive, antinfiammatorie e antibatteriche la rendono ideale per trattare irritazioni, acne, piccole ferite e inestetismi, migliorando l’aspetto e la luminosità della pelle.
Meno conosciuto ma altrettanto importante è il suo effetto tonico e ricostituente, che la rende utile nei momenti di spossatezza e debolezza psicofisica. Nella tradizione popolare, la camomilla era detta il "medico delle piante": veniva infatti coltivata accanto alle piante più deboli per rinforzarle. Una leggenda narra che la Madonna, dopo il parto, trovò ristoro grazie a un infuso di camomilla, simbolo del suo potere rigenerante.
Questo rimedio naturale è particolarmente indicato per ottenere i seguenti benefici:
Grazie alla sua versatilità e alla sua efficacia, la camomilla si conferma un pronto soccorso naturale che possiamo avere a portata di mano per alleviare alcuni piccoli disturbi quotidiani e prenderci cura anche della nostra pelle.
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Si utilizzano principalmente i fiori di camomilla, ideali per infusi, decotti, impacchi, estratti secchi e impiegati anche per ricavare l’olio essenziale.
Per preparare un infuso delicato, lascia in infusione un cucchiaino di capolini di camomilla in una tazza (150 ml) di acqua calda per circa 3 minuti, quindi filtra e bevi. È ideale da bere la sera per rilassarsi e favorire il sonno. Per un infuso più forte, invece, ottimo al mattino come tonico, prolungare l'infusione fino a 5-10 minuti, in modo da rendere la bevanda energizzante e ricostituente.
Per preparare il decotto, porta a ebollizione 150 ml di acqua in un pentolino, aggiungi un cucchiaio di capolini di camomilla e lascia bollire lentamente per 5-7 minuti. Filtra e bevi preferibilmente la sera, per contrastare mal di pancia, difficoltà digestive, dolori mestruali, disturbi intestinali e pelle impura.
Si immerge una garza o un asciugamano piccolo, di cotone liscio o lino, nell’infuso di camomilla dopo averlo lasciato intiepidire o raffreddare; quindi si strizza il tessuto, lasciandolo adagiato sulla parte infiammata o dolente. Si può ripetere a piacere.
L’impacco fresco alla camomilla dà sollievo in caso di fastidi o bruciore e, per il suo effetto calmante e lenitivo, è adatto per le leggere infiammazioni degli occhi e della palpebra, per esempio la blefarite. In quest’ultimo caso si possono applicare due bustine di camomilla (una per occhio) già eventualmente usate per un infuso e lasciate raffreddare. Non bisogna preoccuparsi se il liquido penetra all’interno delle palpebre, al contrario, l’impacco sarà più efficace grazie alle proprietà decongestionanti e lenitive naturali della camomilla.
L’olio essenziale di camomilla agisce sul sistema nervoso, come sedativo. Ecco come puoi utilizzarlo per contrastare alcuni problemi assai diffusi.
L'estratto secco di camomilla è una forma concentrata della pianta, molto utile per sfruttare al meglio le sue proprietà terapeutiche. La dose consigliata generalmente è di 200 mg, tre volte al giorno, per almeno 20 giorni. Questa formulazione permette di ottenere un'azione efficace, grazie alla concentrazione delle sostanze attive della pianta. Ecco quando preferirlo alle altre formulazioni.
Sebbene la camomilla sia generalmente sicura e ben tollerata, è importante considerare alcune controindicazioni e raccomandazioni per un uso sicuro. In soggetti predisposti, può infatti causare reazioni allergiche, come orticaria, dermatiti o, più raramente, difficoltà respiratorie, soprattutto in chi è sensibile alle piante della famiglia delle Asteraceae (ambrosia, margherite, crisantemi). Inoltre, la camomilla può interagire con alcuni farmaci, tra cui sedativi, ansiolitici, anticoagulanti, antiaggreganti piastrinici o medicinali per la pressione e il diabete.
In gravidanza, se assunta in dosi elevate, potrebbe stimolare le contrazioni uterine, ed è quindi consigliabile consultare il medico prima dell’uso. Anche durante l’allattamento, è prudente valutarne l’assunzione con un esperto. Un uso eccessivo o prolungato della camomilla potrebbe causare effetti collaterali come nausea, vertigini o sedazione eccessiva; pertanto, è fondamentale rispettare dosaggi moderati e fare pause tra un ciclo e l’altro. In caso di ulcere gastriche o sensibilità intestinale, infusi troppo concentrati potrebbero risultare irritanti.