Melissa: proprietà, uso, controindicazioni
Erbe e fitoterapia

Melissa: proprietà, uso, controindicazioni

La melissa è un'erba usata da secoli in fitoterapia: oggi le sue virtù per la memoria e come sedativo sono confermate dalla scienza

Originaria dell’Europa meridionale e centrale e delle regioni mediterranee, lamelissa è un’erba aromatica appartenente alla famiglia delle Labiate, nota anche come “limoncella”, che cresce spontanea ai margini delle boscaglie e fra le siepi. Il nome popolare di limoncella deriva dal fatto che le sue foglie color verde chiaro emanano un inconfondibile profumo di limone, che diventa pungente quando la pianta cresce in un terreno secco o molto assolato. I fiori piccoli, bilobati, raccolti in piccoli gruppi radi in posizione ascellare, mutano di colore maturando, passando dal giallo pallido al bianco rosato o all'azzurrino in piena fioritura. Il nome botanico melissa deriva dal greco meli (miele), probabilmente in relazione al fatto che il suo profumo attira irresistibilmente le api, che ne succhiano avidamente il nettare, mentre esercita un'azione repellente nei confronti degli insetti nocivi.

Nota fin dall'antichità per le sue virtù medicinali, la melissa è usata da secoli non solo come sedativo, ma anche contro le più svariate malattie caratterizzate da spasmi dolorosi e contrazioni. Se il medico arabo Avicenna nell’XI le attribuiva la capacità di "confortare il cuore”, e Paracelso la consigliava per potenziare la memoria, nella Francia del 1600 l'Acqua di Melissa preparata dai monaci Carmelitani era considerata il rimedio d'elezione a cui ricorrere in tutti i casi di malanni, dal mal di denti agli spasmi addominali, dalle crisi di melancolia a svenimenti, sincopi, crisi di nervi ed eretismo cardiaco.

La melissa potenzia le capacità cognitive

Benché sia famosa principalmente per le sue proprietà ansiolitiche, sedative e calmanti, gli studi fitoterapici moderni hanno rilevato che gli estratti di melissa sembrano avere la capacità di contrastare i deficit cognitivi causati da traumi, uso improprio di sostanze stupefacenti, e malattie neurodegenerative come l’Alzheimer.Studi avanzati, condotti in doppio cieco con un placebo, hanno rilevato che l'assunzione di estratti di melissa produceva un aumento della capacità di attenzione e un miglioramento della memoria, in particolare quella collegata alla visione e al dover prendere decisioni, soprattutto riguardo al comportamento. Ciò sarebbe dovuto al fatto che i metaboliti della melissa andrebbero ad attivare i recettori nicotinici e muscarinici della corteccia prefrontale, con un evidente miglioramento delle performance cognitive, in particolare della capacità di attenzione, della memoria secondaria e della “working memory”, legata alla capacità di visione del problema e delle decisioni da prendere, o del comportamento da assumere.

Le proprietà medicinali della melissa

Ricca di flavonoidi (quercetina, apigenina), derivati dell'acido caffeico e clorogenico, acido rosmarinico, triterpeni, glicosidi, polisaccaridi, mucillagini e oli essenziali, la Melissa possiede proprietà carminative, diaforetiche, antispasmodiche. Ottimo sedativo e tonico del sistema nervoso, è raccomandata nella cura di emicranie e nevralgie, dolori spastici intestinali, mestruazioni irregolari e dolorose. Inoltre esercita una notevole azione digestiva, antifermentativa e stomachica. Per uso esterno è particolarmente indicata sia contro dolori reumatici e nevralgici, che come cicatrizzanti, astringente e antimicrobiche. L'estratto di foglie fresche di melissa possiede attività antivirale, dovuta alla presenza di acidi polifenolici e polisaccaridi, contro l'Herpes simplex.

La melissa in fitoterapia

La fitoterapia moderna considera la melissa il miglior rimedio vegetale per le somatizzazioni gastroenteriche di origine nervosa, per la sua eccellente azione ansiolitica e per la capacità di rilassare fortemente la muscolatura liscia degli organi addominali e di riequilibrare il sistema neurovegetativo, tanto da essere definita come il "valium vegetale". Calmante, ansiolitica, spasmolitica e carminativa, rilassa le pareti intestinali, ristabilisce il ritmo normale della peristalsi, elimina il meteorismo e calma gli spasmi addominali. L'effetto rilassante che esercita sul sistema nervoso autonomo la rende indicata per le stipsi da sindrome premestruale, ma è ideale anche per ridurre i sintomi gastrici su base ansiosa come nausea e dispepsia, e i sintomi algici come cefalea, mal di testa, nevralgie,  e spasmi. Oltre che nei dolori spastici addominali di ogni genere, è utile anche contro le emicranie, e l’insonnia.

Posologia: Tintura madre di Melissa, 40 gocce diluite in un po’ d’acqua 2 volte al giorno, lontano dai pasti.

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L'estratto spagyrico di melissa seda l'ansia situazionale

L'ansia situazionale è quel tipo d'ansia che si presenta in occasioni particolari - come guidare in autostrada, salire su un aereo, o anche trovarsi bloccati in una fila - ovvero nelle situazioni caratterizzate dall'impossibilità. Dall'impossibilità di scendere dall'aereo in volo, a quella di cambiare direzione o fermarsi quando ci aggrada, di uscire dalla fila in cui siamo bloccati ecc, che risvegliano nel profondo una sensazione di "impotenza" ad agire secondo la propria volontà, che travalica la situazione contingente. L'attacco d'ansia inizia sottotono, con uno stato di irrequietezza e agitazione che va crescendo sempre di più fino a raggiungere il parossismo e può sfociare in una crisi isterica. In tutti questi casi è utile ricorrere all'azione ansiolitica, antispasmodica e sedativa di un preparato spagyrico di melissa, capace di prevenire e calmare le crisi di nervi su base ansiosa. Posologia: Quintessenza spagyrica di melissa, 3 gocce in poca acqua o su uno zuccherino, al bisogno.

Olio essenziale di melissa

Ricavato dalla distillazione delle foglie della pianta, l'olio essenziale di melissa ha un fresco profumo, a un tempo agrumato e floreale. Applicato sulla pelle esercita un'azione antinfiammatoria, purificante e risolutiva contro l'herpes e tutti gli eczemi di origine virale, rafforzando il sistema nervoso indebolito.

L'infuso di fiori di melissa promuove la digestione e contrasta emicrania e nevralgie

Efficace in tutti i casi di cattiva digestione, enteriti, spasmi intestinali e flatulenza, l'infuso di melissa si prepara ponendo in una tazza d'acqua bollente un cucchiaino di fiori essiccati. Lasciar riposare per 7 minuti, filtrare e bere caldo dopo i pasti principali e la sera prima di coricarsi.

Bagno alla melissa

Per un bagno rinfrescante, sedativo e riconfortante, versare in una vasca d'acqua moderatamente calda 10 gocce di olio essenziale di Melissa, immergersi per una decina di minuti, poi asciugarsi tamponando la pelle senza sfregare e riposare sul letto per 20 minuti.

Controindicazioni

Non assumere in caso di gravidanza, durante l’allattamento e in caso di ipotiroidismo, glaucoma o danni al nervo ottico. Non aumentare le dosi: assunta in dosi eccessive la melissa può avere un effetto paradosso, aumentando ansia e nervosismo invece di sedarli.

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