Usare bene la memoria è fondamentale: ecco due esercizi per mantenere attiva la nostra memoria e per superare i ricordi dolorosi
Archivio e diario della nostra esistenza, la memoria merita particolare attenzione. Se la memoria viene usata troppo o male smette di esserci d'aiuto diventando un ingombrante contenitore di ricordi inutili. Per questo i consigli e gli esercizi che suggeriamo mirano a conservare la salute della nostra memoria e ci insegnano come possiamo usarla meglio.
Il corpo ha una memoria molto efficiente: possiamo dimenticare il nome della località in di una vacanza, non il sapore del cibo gustato proprio in quell'occasione e che tanto ci era piaciuto. E anche se ricordiamo in modo confuso il primo incontro con una persona amata in passato, il suo profumo, un dettaglio del viso o il timbro della sua voce sono talmente impressi in noi che, qualora si ripresentassero, li riconosceremmo all'istante. I sensi tracciano nel tempo una memoria corporea che, rispetto a quella "storica" costellata di date, fatti, nomi, custodisce solo gli eventi che rappresentano davvero qualcosa. La memoria del corpo ci restituisce la nostra unicità. Ecco come fare per riconoscerla e utilizzarla.
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Ogni giorno, per qualche minuto, mettiti tranquillo e concentrati su uno dei cinque sensi. Ad esempio l'olfatto: a occhi chiusi richiama alla memoria un profumo per te significativo. quello del paesaggio che hai nel cuore, o di una persona che per te ha contato, i fiori che ti hanno regalato quel giorno... Poi fai lo stesso con gli altri sensi.
Eseguendo l'esercizio più volte, si faranno sempre più evidenti le trame che i tuoi sensi hanno tessuto dentro di te nel tempo. Ti sorprenderai nel constatare cosa o chi ha davvero avuto un senso per te: scoprirai che un fatto che la mente archivia come importante, può non lasciare alcuna traccia nel corpo. Quindi è un ricordo inutile.
La maggior parte dei ricordi dolorosi che riempiono la nostra memoria girano nella nostra mente in modo sempre uguale per anni. Nulla si trasforma in essi, al limite ne accentuiamo gli aspetti negativi e le emozioni ad essi collegate. La loro memoria - non archiviata in modo adeguato - interviene attivamente nei pensieri attuali, influenzando anche le azioni e le scelte di oggi, che nulla avrebbero a che fare con essi. Occorre dare ai ricordi la possibilità di essere veramente elaborati dalla memoria e poi messi da parte. Il gesto creativo può far accadere questo.
Mettiti in una posizione comoda, seduta e semisdraiata. Ora orienta la tua mente sul passato e lascia che spontaneamente vengano alla memoria i ricordi che ti producono più disagio o inquietudine. Ne servono tre: i primi che si sono presentati all'attenzione senza sforzo. Scrivili su un foglio riassumendoli in una frase. Poi prendine uno e trasformalo in una poesia, un altro fallo diventare un disegno, e l'ultimo traducilo in un racconto, una canzone, come vuoi tu. Non conta la qualità di ciò che produci ma che tu esegua l'esercizio in modo spontaneo e non meditato.
Creare è l'attività preferita dal nostro cervello, che sa estrarre anche dalla memoria dolorosa aspetti vitali e carichi di un'energia che altrimenti si sfogherebbero nella semplice ripetizione mentale. La creatività permette al ricordo di evolvere in modo più armonico. Se dopo qualche giorno il ricordo risulta meno doloroso, vuol dire che la tecnica è stata eseguita correttamente.