Rame, il minerale amico del cervello
Erbe e fitoterapia

Rame, il minerale amico del cervello

Il rame è un micronutriente essenziale per il nostro benessere, protegge il cervello, il sistema cardio-circolatorio e migliora la vista: è presente in concentrazione elevata nella frutta secca, nel salmone e nell'avocado

Il rame è un minerale fondamentale per l’organismo umano, poiché ne regola alcune importanti funzioni fisiologiche. Grazie alla sua capacità di passare dalla forma ridotta (Cu+) a quella ossidata (Cu2+), entra in gioco in reazioni metaboliche ossidoriduttive, come ha un ruolo determinante contro l'ossidazione cellulare, neutralizzando i radicali liberi. Il rame agisce come cofattore di alcuni enzimi all'interno delle cellule e costituisce anche alcune proteine (come l’albumina e il fattore coagulante V). La concentrazione del rame nel corpo umano varia tra 50-120 mg. Si trova principalmente in organi e tessuti con elevata attività metabolica, principalmente nei muscoli (40%), a seguire nel fegato (15%), nel cervello (10%) e nel sangue (10%) e per il resto in cuore e reni. Il rame viene assorbito a livello dello stomaco e dell’intestino tenue, da cui viene veicolato al fegato che lo immette nel circolo sanguigno, tramite il legame con la ceruloplasmina (proteina che funge da trasportatore per il 90-95%). È il fegato stesso che provvede a regolarne la quantità e la distribuzione nel corpo attraverso il sangue. Gli eccessi di rame vengono eliminati attraverso la bile e, in minima parte, con le urine. Il rame viene immesso nell’organismo umano tramite l’alimentazione. L’assorbimento del rame è favorito da un pH acido, mentre la presenza di filati, vitamina C, calcio e altri oligoelementi, ne inibiscono l’assimilazione. In particolare, il rame interagisce con altri due minerali fondamentali per il nostro organismo. Insieme allo zinco è responsabile del metabolismo cellulare e della formazione dei tessuti; troppo zinco però inibisce l’assorbimento del rame e, viceversa. Insieme al ferro, invece, il rame è necessario alla costituzione dell’emoglobina che ne garantisce il trasporto di ferro ai tessuti.

Qual è il ruolo del rame nell’organismo

Il rame svolge un ruolo importante nel regolare svariate funzioni vitali. In primis, come altri minerali essenziali, la sua potente azione antiossidante protegge le membrane cellulari dall’attacco dei radicali liberi, contribuendo così a rallentare l’invecchiamento cellulare. Il rame, inoltre, partecipa anche al metabolismo cellulare per la produzione di energia (ATP), intervenendo a livello della catena respiratoria all’interno dei mitocondri. Inoltre, il rame protegge il sistema nervoso, poiché costituisce e mantiene la mielina che ricopre i neuroni, garantendo la normale trasmissione degli impulsi nervosi. In tal modo, favorisce il normale sviluppo del cervello e regola le attività cerebrali. Il rame è anche coinvolto nella sintesi di alcuni neurotrasmettitori, che consentono la combinazione tra neuroni. Ha un effetto stimolante sulla mente, tanto da attivarne l’aspetto creativo. Il rame è necessario al trasporto del ferro, grazie alla formazione dell’emoglobina; inoltre, interviene nella formazione dei globuli rossi ed è coinvolto nella coagulazione del sangue. A livello del sistema cardio-circolatorio, poi, il rame funge da cofattore per e il fattore V, enzima necessario per la coagulazione del sangue. Il rame ha anche la proprietà di abbassare il livello di colesterolo cattivo (LDL) e di aumentare quello buono (HDL). Inoltre, contribuisce all’elasticità dei vasi sanguigni. Il rame è indispensabile per la mineralizzazione dell’apparato scheletrico, poiché concorre alla formazione e al rafforzamento delle ossa. Questo grazie al suo ruolo nella sintesi di collagene, che tra l’altro, lo rende necessario anche per la formazione di nuovo tessuto connettivo, il mantenimento del tono muscolare e la funzionalità dei muscoli (anche del cuore), oltre che per l’elasticità della pelle. Il rame è responsabile della pigmentazione di capelli, pelle e occhi, dato che partecipa alla sintesi della melanina. Il rame, poi, assicura il buon funzionamento del sistema immunitario, poiché mantiene nella giusta quantità i globuli bianchi (tra cui soprattutto fagociti). Il rame è anche coinvolto nel buon funzionamento della tiroide. Il rame, infine, ha anche una funzione antinfiammatoria, utile contro artrite.

Quali sono i sintomi della carenza di rame

Il fabbisogno quotidiano di rame è 1,2 mg al giorno. Per le donne incinta, aumenta fino a 1,5 mg poiché il rame è fondamentale per lo sviluppo e la crescita del feto La mancanza di rame in una persona sana è poco comune, dato che viene introdotto con l’alimentazione, a meno che di gravi problemi di malnutrizione (per esempio, in bambini che vivono nei Paesi sottosviluppati). I sintomi della carenza di rame possono essere vari: anemia, bassa pressione, sonnolenza, irritabilità, battito cardiaco irregolare, aumento dei livello del colesterolo cattivo (LDL), demineralizzazione delle ossa, anomalie scheletriche, osteoporosi, depigmentazione della pelle, albinismo, perdita di capelli, abbassamento delle difese immunitarie, globuli bianchi ridotti in numero, fragilità capillare, problemi circolatori, insufficienza cardiaca, minore resistenza alle infezioni, problemi alla tiroide, degenerazione neurologica. Un eccesso di rame, invece, può generare reazioni legate alla sua tossicità (a causa per esempio di malattie neurodegenerative). I sintomi di intossicazione da rame sono: vomito, necrosi del fegato, collasso, coma e addirittura morte.

In quali alimenti si trova il rame

Il rame non viene prodotto dall’organismo umano, per cui va introdotto attraverso l’alimentazione, con il cibo e l’acqua. Il rame si trova in molti alimenti di origine animale come fegato, reni e altre frattaglie, carne rossa, principalmente quella dimanzo, ma anche agnello e maiale. Abbondante in molluschi (soprattutto nelle ostriche, ma anche cozze, vongole, lumache di mare, calamari, seppie e polpo) e crostacei (granchi e aragoste). Il rame si trova nel pesce, in particolare salmone, specialmente quello selvaggio, meglio se fresco, ma va bene anche quello affumicato. In parte anche nelle uova. Il latte e i suoi derivati, invece, sono carenti di questo minerale. Il rame si trova in buone quantità anche in alcuni alimenti di origine vegetale. In particolare in frutta secca (mandorle, noci, anacardi, noci del Brasile, nocciole, arachidi, pinoli e pistacchi), semi oleosi (semi di girasole e di zucca), legumi (specialmente soia, ceci e lenticchie). Il rame si trova anche in cereali integrali (soprattutto nell’avena, chicchi, fiocchi, crusca o farina, e nell’orzo semi-perlato), germe di grano (in scaglie, da aggiungere allo yogurt, nell’insalata, sulle verdure stufate, nelle zuppe). Altri alimenti vegetali con un buon contenuto di zinco sono: crusca, lievito, olio di mais, pomodori secchi, patate e nei funghi. Tra gli alimenti “dolci” il rame si trova nell’uvetta passa e nel cacaoamaro in polvere (che si può aggiungere nel caffè o altre bevande calde, come latti vegetali per la colazione). Anche l’avocado ha un buon contenuto di rame. Ricchissima di questo oligoelemento è l’alga spirulina (6 mg /100 g). il rame si trova anche nell’acqua che beviamo e la sua concentrazione varia in base al tipo di falda acquifera da cui proviene.

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