Rusco, il rimedio che protegge vene e microcircolo
Erbe e fitoterapia

Rusco, il rimedio che protegge vene e microcircolo

Il rusco è uno dei rimedi naturali più efficaci contro i disturbi della circolazione venosa e del microcircolo: riduce la vasodilatazione e contrasta emorroidi, ristagni di liquidi e cellulite

Il Ruscus aculeatus, comunemente chiamato pungitopo, è una pianta sempreverde tipica della macchia mediterranea appartenente alla famiglia delle Ruscaceae. Si presenta come un cespuglio alto dai 30 agli 80 cm, dalle foglie rigide e lucide con estremità pungenti. Le infiorescenze sono piccole e verdastre mentre i frutti, maturi in inverno, sono caratteristiche bacche rotonde e scarlatte. Citato già da Plinio e Dioscoride come rimedio benefico, in epoca medioevale era inserito nella "Pozione delle cinque radici" per le sue proprietà diuretiche insieme a prezzemolo, finocchio, sedano e asparago. Considerato un talismano per la buona sorte nell'antichità; oggi le ricerche ne confermano l'azione benefica sui disturbi della circolazione venosa. Vediamo come agisce e come assumerlo.

Principi attivi

Il rusco contiene saponine steroliche (ruscogenina, neoruscogenina), oli essenziali e resine, dalle proprietà vasoprotettrici e antinfiammatorie sulla circolazione.

Proprietà del rusco

Il rusco vanta proprietà vasoprotettrici, venotoniche e antinfiammatorie, astringenti e diuretiche. Il fitocomplesso è quindi particolarmente utile per favorire e proteggere la circolazione venosa e aiutare in caso di emorroidi. L’attività antinfiammatoria è dovuta alla suacapacità di inibire un enzima, l’elastasi 2, che è in grado di aggredire la membrana dei batteri ma che può risultare aggressivo anche sul collagene, quando il processo infiammatorio è eccessivo o cronico. Invece la saponina aculeoside A, contrasta la vasodilatazione limitando l´adenilato ciclasi, un enzima coinvolto in tale processo che, in caso di eccessiva permeabilità capillarità, provoca ristagni di liquidi. La proprietà flebotonica è dovuta all'azione delle ruscogenine, sostanze che rendono più elastiche le pareti dei vasi contrastando così anche il ristagno linfatico. Grazie all'azione flebotonica, antinfiammatoria e diuretica è quindi un ottimo antiedema.

Grazie ai suoi principi attivi, il rusco è un rimedio particolarmente indicato per i disturbi del microcircolo. Particolarmente indicato in estratto secco, 300 mg al dì per due volte lontano dai pasti; oppure in tintura madre, 30-40 gocce per 2 volte al giorno, in poca acqua, lontano dai pasti, nei seguenti casi:

  • Insufficienza venosa cronica, in quanto aiuta a contrastarne i sintomi più frequenti e fastidiosi, ovvero dolore, crampi notturni, prurito, gonfiore e il senso di pesantezza alle gambe
  • Emorroidi, alleviando prurito e dolore
  • Disturbi delle vie urinarie aiuta grazie all'azione diuretica
  • Disturbi della circolazione retinica
  • Flebiti, gonfiore agli arti, edema, eccesso di acidi urici, agisce come antiedema e diuretico. In questi casi è utile il decotto che si prepara facendo bollire 40-60 g di radice in un litro d’acqua per 10 minuti. Si assumono da 4 a 6 tazze al giorno
  • Cellulite, aiuta a contrastare il processo infiammatorio ed edematoso. Il rusco si applica come impacco locale con garze imbevute di decotto

Controindicazioni

Le ricerche tossicologiche confermano che le preparazioni a base di Rusco hanno una ottima tollerabilità e nessun effetto collaterale. Le bacche contengono saponine, per cui se assunte in quantità eccessive, possono provocare sintomi gastrointestinali come vomito e diarrea. Da evitare per cautela in gravidanza e allattamento, è controindicato in caso di ipertensione. Consultare in ogni caso il proprio medico di fiducia prima dell'uso.

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