La tintura madre ricavata dai frutti maturi di questo arbusto tonifica, cervello, ghiandole e neuroni e restituisce armonia alle tue notti: ma non solo
L'agnocasto è una pianta usata da secoli nella medicina occidentale come in quella cinese. Dioscoride lo considerava un toccasana per i morsi degli animali selvatici mentre Ippocrate lo utilizzava per l’ingrossamento della milza e le emorragie, soprattutto dopo il parto. La medicina delle Tradizioni ha sempre attribuito a questa pianta proprietà calmanti e in particolare quella di placare il desiderio sessuale: non a caso nel Medioevo venivano piantate nell’orto dei conventi pianticelle di agnocasto e si mettevano i boccioli della pianta nelle tasche dei monaci novizi, sperando così di annullarne le pulsioni sessuali.
LEGGI ANCHECon l'agnocasto regolarizzi il ciclo
Ottimo regolatore dell’equilibrio neuroendocrino, l’agnocasto esplica la sua azione a livello dell’ipofisi, che a sua volta regola la secrezione delle ghiandole endocrine. La corretta modulazione della produzione ormonale produce uno stato di benessere che scioglie la tensione psicofisica, regola il sonno e aumenta l’energia. Ciò che si utilizza dell’agnocasto per riequilibrare il sistema neurovegetativo sono i frutti maturi ed essiccati, che contengono 4 semi, simili ai grani di pepe nero. Raccolti a fine estate, i semi sono una miniera di flavonoidi, terpeni, piccole quantità di oli essenziali e un principio amaro, la castina, che ha virtù calmanti e riequilibranti. Per un trattamento efficace, bevine 30 gocce 3 volte al giorno, per cicli di uno-due mesi.
A livello mentale si avvertono cali dell’attenzione e della concentrazione, una stanchezza mentale non giustificata dall’impegno svolto, sonnolenza eccessiva e disturbi del sonno. Si tratta di sensazioni comuni in questo periodo dell’anno, ma attenuarle è possibile rinforzando fin dai primi giorni di ottobre il sistema neurovegetativo con i rimedi naturali e, cosa fondamentale, riducendo per quanto possibile i ritmi e l’intensità del quotidiano, oltre a garantirsi le giuste ore di sonno. Un sistema nervoso “tonico”, tra l’altro, potenzia anche l’immunità.