Autostima, il tuo antiage più potente

Ringiovanire significa smettere di controllarsi o peggio ancora di pensare che a una certa età tutto sia già deciso: lasciati guidare dall'anima, ti sorprenderà!

Vi parlo del nuovo numero di Riza Antiage e dell’autostima che ringiovanisce, che dà il titolo alla rivista in edicola a febbraio. Autostima non vuol dire diventare più forti, né assomigliare ai modelli esterni che inevitabilmente abbiamo in mente. Autostima significa dirsi, ogni mattina quando ci alziamo, che siamo esseri unici. La frase giusta è: "Io sono una donna unica e le cose che accadono a me riguardano me e spetta solo a me prenderne atto".

L'età dell'oro? La menopausa

È molto diverso dire: “Sono triste perché non vado d’accordo con mio marito" piuttosto che dirsi: “La tristezza è venuta a trovarmi: chissà cosa desidera da me…” Sono convinto che una donna possa davvero dirsi tale solo dopo i 50 anni e che la vera età dell’oro, con buona pace del pensiero comune, sia proprio quella che viene spesso identificata con il sorgere dei disagi, ovvero la menopausa. In questa fase della vita femminile sorge un nuovo erotismo, scorporato dal concepimento. Si tratta davvero di una nuova era, ma se viene trattata alla stregua di una patologia, se ad esempio le vampate di calore che ti ricordano quanto sei viva e piena di energia erotica vengono considerate sintomi da eliminare chimicamente, allora la disistima non potrà che diventare protagonista delle nostre vite. Magari andremo in palestra per restare in forma, ma avremo comunque un tarlo, uno screzio che inesorabilmente corroderà l’armonia e la felicità naturali che sgorgherebbero spontaneamente.

Vivere Antiage? Ecco come fare

In menopausa un lato del cervello femminile sta rinascendo: la vera autostima viene solo dallo sguardo interiore che si accorge, anche attraverso i disagi, di questo ringiovanimento in atto. Se, durante la maturità riusciamo finalmente a smetterla di attribuire ciò che siamo alla volontà altrui, al mondo esterno, allora potremo conoscere la profonda felicità derivante dalla tranquillità d'anima. L’anima, il cervello antico detesta i nostri lamenti, la convinzione che il tempo perduto non tornerà, il rimpianto per le occasioni sfumate. Si deve accogliere l’ansia perché è un’energia trasformativa, che prepara un futuro ancora ignoto. Allo stesso modo si deve accogliere la tristezza perché attraverso di essa si chiudono delle porte che vanno chiuse. Perché non pensiamo mai che quello che ci capita sia esattamente quel che il nostro inconscio vuole che capiti? Nella maturità, tocca davvero a noi essere nelle cose che accadono senza alcun commento. Le idee preconcette sul nostro destino inibiscono la chimica creativa del cervello: autostima significa stare con se stessi qualsiasi cosa accada. Allora il ringiovanimento arriva senza alcuno sforzo. Di questo e di molto altro parliamo nel nuovo numero di Riza Antiage, che trovate in edicola. Buona lettura!

ANTIAGE
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