VIDEO Vuoi ringiovanire? Rispetta il tuo carattere

In tutti, al di là dei disagi e dei problemi, esiste un nucleo creativo che non smette mai di guidarci verso chi siamo destinati a diventare: se lo rispetti, ti porta fuori da ogni difficoltà

Vi parlo del nuovo numero di Riza Antiage. Questo mese insistiamo sull'importanza della depurazione, un tema poco dibattuto ma fondamentale. Esiste però un'altra depurazione, quella mentale, che non dobbiamo dimenticare. Come si fa a depurare la mente? Ne parlano molte Tradizioni, partendo da un concetto: dentro ognuno di noi esistono delle "oasi", delle scintille creative capaci di curarci e guidarci, in qualunque circostanza.

Via dai luoghi comuni

Dopo i 40, 50 anni ad esempio, capita di avere problemi con il partner a causa dei figli. Molte volte la ricerca della felicità dei figli diventa uno standard culturale che prende il sopravvento sulle nostre risorse interne. Mai dimenticarle: se è vero che con l'età si perdono alcune capacità, è altrettanto vero che nascono altre funzioni, altre qualità della psiche. Per prenderne possesso, dobbiamo allontanarci dai luoghi comuni.

Mi scrive una signora e mi racconta la sua storia: vive una separazione burrascosa e dopo molte battaglie col marito lei se ne va di casa con le due figlie, mentre il figlio maschio rimane con il padre. Descrivendo le sue peripezie, questa signora racconta di aver sentito dentro di sé una forza irresistibile che l'ha portata comunque a separarsi nonostante le difficoltà col marito, il figlio contro, i pareri contrari di amici e parenti, il mantra generale che i figli non soffrano, che la loro tutela debba sempre essere al primo posto.

La sola felicità è la realizzazione di Sé

Ribaltiamo il luogo comune: al primo posto metti te stessa, come ha fatto questa signora. I figli saranno felici se tu sei felice e gli insegni a cercare la loro. Se una figlia vede una madre ribellarsi ai soprusi imparerà a non vivere da vittima. Depurare la mente significa quindi uscire dai luoghi comuni e portare a compimento le scintille creative che ci abitano. Anche nei dolori, nelle vicissitudini della vita, ci sono lati di te che devono essere realizzati al di là del mondo esterno, al di là di quel che pensano gli altri.

Cercare sempre la gioia

Se una donna si realizza, è capace di affrontare e superare mille difficoltà. In ogni donna, dagli albori ai 90 anni, c'è sempre una bambina gioiosa che vuol giocare, creare. Quando non si diverte più, si ammala. Dunque la felicità va cercata sempre, anche quando ci sono grandi dolori. Nella maturità, la giovinezza dipende dalle cose che mi piacciono, che m'incantano, non da ciò che pensano gli altri.

Nessun dolore è per sempre

Una mia paziente di 55 anni, dopo una separazione, aveva preso l'abitudine di fare lunghe passeggiate da sola. Lì, svanivano tutti i pensieri, il dolore del divorzio sfumava all'orizzonte. La camminata solitaria era diventato un suo rito. Lo faceva tutte le volte che poteva, senza alcuna intenzione. Dopo un po', sono accadute cose inaspettate: nuovi incontri, situazioni interessanti, proposte di lavoro.

La mente depurata dall'idea che il dolore debba essere permanente ti fa accorgere di quante possibilità ancora ti abitino. In maturità, la crescita è solo una: diventare sempre di più se stessi, con il proprio carattere.

Buona lettura!

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