VIDEO Risveglia l'energia vitale

L'apatia arriva per allontanarti da un progetto di vita che non ti appartiene, da un modo di vedere il mondo che non è più tuo: ti azzera per ripulirti e farti ripartire.

Vi presento il nuovo numero di Riza psicosomatica: 'Risveglia la tua energia vitale'. Anche nei tormenti più grandi, nei disagi che disturbano profondamente, l'energia vitale è sempre presente. Esistono 'gocce energetiche' che ci tengono in vita, pur invisibili.

Mi scrive Roberta:

"Da quando è finito il rapporto con lui sento una grande tristezza, sono sempre stanca, non vorrei mai alzarmi dal letto, mi sento perduta." In questi frangenti, ci si deve fare una domanda, decisiva: "C'è un lato di me che non è coinvolto in tutto questo, un lato immune?" Sì, c'è una parte di te, profonda, che sa, anche se tu non sai.

Il tuo nucleo ti cura sempre

C'è un lato di te nascosto che si sta già prendendo cura di te, anche se tu lo ignori.  Allora quel senso di stanchezza, quel sentirsi esausti è forse il modo che quel nucleo mette in campo per allontanarti da un progetto di vita, da un modo di vedere il mondo che non è più funzionale al tuo sviluppo. Non crolli per via dell'abbandono, come pensa Roberta.  Crolli perché il cedimento sta preparando azioni che verranno. Che cosa fare? Nulla. Bisogna dirsi: "Ecco, sto crollando, c'è un crollo in me." E attendere.         

Nell'ombra si prepara la rinascita

Quando c'è un calo dell'energia c'è sempre una mancanza di eros, di gioco, di desiderio: a volte si crede di poter fare a meno di quegli stimoli vitali, ma sono il perno della vita. Allora il crollo energetico ha questa funzione: farmi comprendere che la vita che sto facendo non mi basta.

Quando te ne accorgi, quello è il momento in cui l'energia inizia a riattivarsi, nell'ombra. Non occorrono sforzi, serve l'attesa: le piante in pieno inverno non fioriscono.

Nelle immagini ritrovi i desideri

Nella stasi energetica, bisogna rammentare ciò che davvero ti caratterizza. Occorre chiedersi: "Cosa mi piace, cosa mi appartiene, cosa desidero?" A occhi chiusi, bisogna immaginarlo. In questo modo si forma una costellazione di immagini interne, dove appaiono i cibi che ti piacciono di più, gli abiti che ami indossare, le passeggiate che ti fanno sentire a tuo agio o qualunque altra cosa parli di te.

Per questa strada, un po' alla volta, l'energia vitale rifiorirà.

Attendi la tua fioritura

Molti mi scrivono per dirmi: "Ho fatto l'esercizio che lei propone, mi ha dato sollievo ma poi il malessere è tornato." Niente fretta: la psicoterapia mi ha insegnato che dopo averlo cercato più volte, l'intervento del nostro lato profondo, del Sé, arriva come un lampo e quasi senza che ce ne accorgiamo, scende in campo portando nuovi interessi vitali. Questo numero di Riza psicosomatica è stato scritto per ricordare che l'energia vitale c'è sempre e spesso è solo coperta da una coltre di convinzioni e atteggiamenti sbagliati. Anche nella più nera tristezza, il nucleo ci sta preparando a rifiorire. Buona lettura!

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