VIDEO Auguri alle donne, custodi del mondo

In occasione dell'8 marzo, celebriamo il mistero del femminile che in tutte le Tradizioni è il primo simbolo della creazione e della rinascita

La forza del femminile è ciò che più di tutto ha saputo ricostruire il mondo dopo ogni tragedia, ogni periodo buio. Accade perché le donne sono le vere signore della carne e dell’anima, della concretezza e del mutamento, grazie al ciclo mestruale che dopo un lungo viaggio di 28 giorni riporta il femminile all'inizio del suo eterno viaggio, per ripartire. Una nuova gravidanza simbolica ci attende, perché grazie alle donne anche noi uomini possiamo riscoprire l'umano che è dentro di noi. Umano è una parola strettamente associata a humus, la Terra: siamo tutti suoi figli e non esiste Tradizione che non abbia rappresentato la Terra come femminile, madre, qualcosa che fiorisce, che nutre e che muta.

Abbiamo esaltato per secoli l’idea dell’uomo forte che domina, ma la creazione è sempre femminile e tutta la violenza sulle donne è dovuta all’ignoranza di questo lato interiore negli uomini. Più lo reprimono, più sorge la guerra, come purtroppo vediamo in questi giorni. Negli occhi dei dittatori, l’unico grande assente è proprio il femminile. Si dovrebbe chiedere alle donne di governare il mondo, con quelle energie antiche, ancestrali e rigenerative che le abitano da sempre e che hanno fatto superare al mondo i più gravi disagi. Nelle donne è “scritto” il gene della trasformazione, della trasmutazione. Sono le signore della nascita, della provvidenza (con il latte materno), ma sono anche le signore del distacco: la via dell’indipendenza e dell’autonomia nasce dalla capacità del femminile di insegnarla. Il femminile è dunque un'acqua eterna che trasforma, un ciclo che ricomincia, un eros che, attraverso il piacere, porta verso dimensioni esistenziali più profonde ed elevate.

Abbiamo sempre associato le donne ai fiori, simboli dell’esplosione della vita: non c’è dea antica che non abbia avuto fiori a lei sacri e frutti cui essere associata. Non c’è Dea che non vegli su tutti i regni della natura e dell’Universo. Le donne sono però anche le signore del Tramonto, le vere custodi dei funerali, dei cimiteri e vegliano da sempre su chi non c’è più. Sanno, grazie alla ciclicità che vivono nei loro corpi, che tutto nasce e tutto tramonta, ogni cosa è superficie ed essenza, in un giro eterno di morte e rinascita. Quando un uomo è sapiente è perché il femminile "danza" al suo interno e quindi è diventato una sola cosa con la donna che c’è in lui, ha unito gli opposti. La speranza è che in momenti difficili come questo il femminile del mondo scenda in campo, ci prenda per mano e ci conduca fuori dalle paludi dove la visione unilaterale del maschile ci ha imprigionati. Auguri a tutte le donne!

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