Per riconquistarla, serve abbandonare schemi e vincoli mentali che paralizzano, nella convinzione errata di dover migliorare: questo libro spiega come riuscirci
Allegato a Riza Psicosomatica di questo mese troverete il libro di Michael Morelli Come ritrovare la fiducia in se stessi. Parla del nostro rapporto con l’insicurezza, tracciandone il significato più profondo. Afferma l’autore in un passo del lavoro:
I modelli di perfezione che hai assorbito fanno sì che tu non ti senta mai del tutto a posto, e che cerchi all’esterno approvazione e sicurezza.
In quest’ottica, l’insicurezza non è qualcosa che ci appartiene di natura, ma che abbiamo assorbito e assorbiamo facendoci credere che noi siamo soltanto la persona insicura che in certe circostanze vacilla. Aggiunge:
Quello che chiami difetto, nel profondo, è l’anticipazione di capacità e talenti che ancora non riesci a cogliere e a utilizzare nella tua vita.
L'insicurezza è quindi una traccia; serve ad andare verso la "miniera interiore" dove abitano le nostre qualità segrete, quelle scintille creative che ancora non si vedono. Ecco perché per prima cosa bisogna guardarla bene, averne cura e non cercare di mandarla via.
Un altro concetto importante di cui parla l’autore è quello di postura mentale, analogica a quella corporea: quando mettiamo il corpo in una posizione statica, se quest’ultima ci disturba, partirà un formicolio, un fastidio che costringerà a muoversi. Accade lo stesso nella psiche: non sei insicuro perché l’insicurezza sia un elemento costitutivo del tuo essere ma perché la tua postura mentale si è come “addormentata” su un'idea immutabile di te, per esempio che devi essere più forte, o che non vali, o che gli altri siano migliori di te. Proprio a causa di questa rigidità innaturale, chi soffre di insicurezza pensa che quest'ultima sia sempre uguale e non si accorge che in realtà tutto in noi è in perenne cambiamento, perché siamo sempre in viaggio.
Esistono degli accorgimenti psicologici per cambiare questa postura mentale, descritti in quest'opera: il primo è cercare il lato sognante di noi. Se mi ripeto che sono sempre insicuro, non potrò uscirne. Se quando arriva, lascio l'insicurezza sullo sfondo e guardo altrove, verso le immagini che vengono dal lato sognante, io attiverò altre aree del cervello, entrerò in una realtà diversa, che sta all'opposto di quella sensazione paralizzante che l'insicurezza produce. Questo porta anche a vivere le crisi come colpi di vento, che arrivano e se ne vanno e non più come qualcosa di perenne. Ci sentiamo bloccati perché non accettiamo che attraverso le crisi, il mondo interno, l'inconscio ci sta spingendo altrove, verso un altro te stesso. Se cominciamo a guardare l'insicurezza con occhi differenti, con lo sguardo di chi cerca l'altro se stesso, sconosciuto e nascosto, allora entriamo nella casa dell'anima e tutto può cambiare. Buona lettura!
Il libro di Michael Morelli Come ritrovare la fiducia in se stessi è disponibile in edicola allegato al numero di marzo di Riza Psicosomatica o sul nostro store online!