Continuare a pensare agli errori commessi rafforza i sensi di colpa limitando ogni nuovo orizzonte. Ma esiste una strategia per disinnescarli...
Vi presento il nuovo numero di Riza Psicosomatica dedicato ai sensi di colpa, vere prigioni della mente. Il senso di colpa ci ancora al passato, a quello che abbiamo fatto, a ciò che siamo stati e che siamo certi non vada bene.
“L’ho lasciato ma ci penso sempre, ho sbagliato, mi sento responsabile… le mie relazioni non durano che pochi mesi, poi faccio in modo che falliscano e mi sento in colpa per questo.”
Proviamo a pensare invece a questo disagio come a un blocco energetico: in me ci sono tante energie, viverle mi spaventa e quindi le confino in una gabbia che poi diventa senso di colpa. Non nasce per gli errori che hai commesso, se non nella superficie, ma perché ti sei incatenato a un’idea di te lontana dalla tua essenza, dal tuo daimon.
Ma cos'è questo Daimon? Qualcosa di misterioso che abita dentro di noi e che a volte si manifesta in modo del tutto inaspettato. Sentite questa storia: mentre era in preparazione il numero di cui ora vi parlo, mi scrive una signora parlandomi di suo nipote e dei problemi scolastici molto gravi che aveva avuto al liceo.
“Leggendo i suoi libri mi sono chiesta cosa volesse allora il Daimon di questo ragazzo, quel Daimon di cui lei parla spesso nei suoi libri. Poi ho capito. Effettivamente al tempo della scuola lui aveva una sola passione, i fumetti giapponesi e tutto quel che riguardava quella cultura. Finito il liceo, contro il parere di tutti, si è iscritto a un'Università di lingua e cultura giapponesi e sta andando benissimo. Ha trovato la sua strada”
Poteva essere felice altrimenti questo ragazzo? Il suo Daimon lo voleva giapponese, contro tutte le forze contrarie.
Afferma Plotino, celebre filosofo del primo secolo D.C. “Anche nei momenti più difficili, non è l’anima interiore che piange e si lamenta, ma quella esteriore, che non è altro che l’ombra dell’uomo.” Quando si dà grande importanza alla propria storia, a quel che è accaduto, si guarda solo con l’anima esteriore, dove abitano e prosperano i sensi di colpa. Ma come affrontarli? Ecco un piccolo esercizio, fra i tanti che troverete descritti nel nuovo di Riza Psicosomatica. Ogni giorno, prenditi del tempo per guardare bene i tuoi sensi di colpa, riempilo di sguardo, stai lì con lui, immaginalo come un astro nel cielo, fissalo. Poi, piano piano, immagina quest'astro mentre si allontana sempre più, fino a sfumare all'orizzonte. Poi, fantastica di vedere nel cielo un'altra luce, un altro sole e immagina di avvicinarti a lui. L'immaginazione e la consapevolezza sono le armi più efficaci per liberarti una volta per tutte dai sensi di colpa. Buona lettura!
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