I Mandala sono dei disegni antichissimi che racchiudono un simbolismo universale utile anche in psicoterapia: ci ricordano che nel cosmo e dentro di noi tutto è ciclico e mutevole
I mandala sono dei particolari disegni rappresentanti delle figure geometriche generalmente contenute in un cerchio. Sono originari del Tibet, ma presenti e diffusi già dall’antichità in moltissime culture, fra cui quelle asiatiche, celtiche e americane. L’etimologia della parola Mandala deriva dal sanscrito e significa “cerchio”, evidenziando proprio la forma principale di questa rappresentazione. I Mandala venivano realizzati sulla sabbia colorata dai monaci buddisti per poi essere distrutti, dipinti su stoffe e pareti di templi sacri, oppure intrecciati sui telai. Oggi tutti possono beneficiare del loro utilizzo semplicemente disegnandoli e colorandoli su carta.
Ma che cosa rende queste rappresentazioni tanto speciali e utili anche come vera e propria terapia dell'anima? I Mandala rappresentano figure senza tempo e per questo sono il simbolo dell’universalità, della totalità della natura e del cosmo. La forma circolare rimanda proprio al simbolo dell’universo e indica la ciclicità delle stagioni: tutto scorre e muta, niente è permanente.
Lo psicanalista Carl Gustav Jung ha studiato i Mandala per anni, facendo emergere il loro senso profondo anche in psicologia: rappresentano l’archetipo dell’ordine naturale presente nell’inconscio collettivo, contrapposto al caos psichico. Questa interpretazione è coerente con la visione olistica dell’uomo, il quale fa parte di un tutto e racchiude in Sé l’interezza della sua personalità: gli opposti si uniscono e convivono insieme all’insegna dell’armonia universale.
Essendo parte della natura, anche l'essere umano è dinamico e in continuo mutamento: per essere in armonia occorre lasciar progredire l’evoluzione senza ostacolarla con l’attaccamento a modelli di vita, accettando di attraversare anche momenti di disgregazione per permettere la ricostruzione futura. Questo processo viene chiamato da Jung “individuazione”, ovvero la presa di coscienza di Sé. In questo senso è emblematica proprio la tradizione di creare i Mandala con la sabbia: le tracce sulla sabbia vengono distrutte facilmente e questo permette di costruirne sempre di nuove, proprio come avviene nella vita.
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Essendo simboli universali, i Mandala si prestano benissimo ad essere usati in terapia con chiunque: rappresentano l’ordine interiore e possono manifestarsi spontaneamente alla psiche sotto diverse forme (sogni, pensieri, immagini, ecc.). Per questo è sempre più diffusa nell’arte-terapia la pratica di disegnare e colorare Mandala, come utile esercizio per entrare in contatto con l’armonia interiore. Disegnarli aiuta a trovare la propria strada, a eliminare i pensieri fissi e a lasciare spazio alla propria natura, per far emergere il nuovo che abita in noi. Inoltre la forma più esterna del disegno del Mandala (di solito circolare), che racchiude tutte le altre, ha anche la funzione di contenimento: una protezione che rimanda a un senso di sicurezza interiore.
Come detto nel precedente paragrafo, i Mandala rappresentano un valido aiuto nei momenti di scompenso psicologico e il fatto di essere dei disegni li rende veramente uno strumento adatto a tutti, quindi anche per i bambini che preferiscono esprimersi attraverso questa forma d’arte. Non occorre nemmeno saper disegnare o usare per forza compasso e righello: si possono anche stampare disegni già pronti, iniziando subito a colorarli come si preferisce.
I principali benefici psico-fisici derivanti dalla pratica con i Mandala.